Gaza: “niente di nuovo” nei negoziati, secondo Hamas

Gaza: “niente di nuovo” nei negoziati, secondo Hamas
Gaza: “niente di nuovo” nei negoziati, secondo Hamas
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Un alto funzionario palestinese di Hamas ha dichiarato sabato a Beirut che i negoziati per un accordo con Israele sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e sul rilascio degli ostaggi non hanno portato ad alcun progresso.

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Un piano presentato a fine maggio dal presidente americano Joe Biden, proposto secondo lui da Israele, prevede un cessate il fuoco di sei settimane accompagnato dal ritiro israeliano dalle zone densamente popolate di Gaza, dalla liberazione di alcuni ostaggi e prigionieri palestinesi detenuti Israele.

Secondo il sito americano Axios, l’amministrazione americana ha presentato una “nuova versione” del progetto di accordo tra Israele e Hamas, che comprende modifiche ad “alcune clausole (…) con l’obiettivo di colmare il divario che li separa e raggiungere un accordo .

Osama Hamdane, un membro anziano del movimento islamico palestinese con sede a Beirut, ha detto che il suo movimento ha ricevuto l’ultima proposta per un accordo di cessate il fuoco il 24 giugno, ma che non ha portato “niente di nuovo”.

“Possiamo dire che non c’è nulla di nuovo nei negoziati per fermare l’aggressione israeliana”, ha detto in una conferenza stampa.

Il piano presentato da Biden è rimasto finora lettera morta, con i protagonisti che si attengono a richieste immateriali.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu vuole continuare la guerra fino alla sconfitta totale di Hamas e al rilascio di tutti gli ostaggi.

Hamas chiede un cessate il fuoco permanente e il ritiro totale di Israele da Gaza.

“Abbiamo chiarito, ed è ancora la nostra posizione, che senza questo, tutti i documenti presentati sono una perdita di tempo e danno all’occupazione più tempo per compiere un genocidio contro il nostro popolo, così come un tentativo da parte dell’amministrazione americana per riscattarsi”, ha detto Hamdane.

Secondo lui, la nuova proposta americana fa parte “delle varie pressioni esercitate sul movimento affinché accetti il ​​documento israeliano così com’è, senza modifiche”.

La guerra nella Striscia di Gaza è stata scatenata dall’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele, che ha provocato la morte di 1.195 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani. Durante l’attacco sono state rapite 251 persone, di cui 116 sono ancora detenute a Gaza e, secondo l’esercito, 42 sono morte.

In risposta, Israele ha lanciato un’offensiva su Gaza che finora ha ucciso 37.834 persone, per lo più civili, secondo i dati del Ministero della Sanità del governo di Gaza guidato da Hamas.

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