di fronte alle interruzioni di corrente, il Paese sospende le esportazioni di gas naturale liquefatto

di fronte alle interruzioni di corrente, il Paese sospende le esportazioni di gas naturale liquefatto
di fronte alle interruzioni di corrente, il Paese sospende le esportazioni di gas naturale liquefatto
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In previsione dell’ondata di caldo estivo, l’Egitto cerca di mettere al sicuro la propria energia. Il Cairo annuncia la sospensione di tutte le sue esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) a partire da maggio 2024. Il Paese dovrà addirittura importarne alcune.

Sono ricominciati i tagli giornalieri alla corrente elettrica, che dovrebbero aumentare con l’avvicinarsi dell’estate. Perché per molti anni, gli episodi di ondate di caldo mettono a dura prova il funzionamento delle centrali elettriche egiziane. Le esportazioni di GNL sono quindi sospese. Si tratta di circa sette milioni e mezzo di tonnellate di gas naturale liquefatto, di cui circa il 70% viene esportato in Europa.

Preoccupazione europea

I mercati europei, quindi, osservano con una certa preoccupazione la strategia egiziana. Il Paese annuncia che importerà nuovamente GNL, la prima volta in sei anni. Per importare in modo efficiente e rapido, entro giugno verrà dispiegata in mare un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione.

Un nuovo aumento dei prezzi?

Ciò rischia di aumentare la pressione sulle forniture di GNL, il che potrebbe portare a un ulteriore aumento dei prezzi in Europa. Ma’Egitto non ha scelta e deve aumentare la produzione di energia. Il Paese può contare sul gigantesco giacimento di Zorh al largo della costa di Port Said nel Mar Mediterraneo. Un giacimento stimato in 850 miliardi di metri cubi di gas naturale. A partire da quest’anno è prevista la perforazione di nuovi pozzi.

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