I sindacati di Radio France si dicono preoccupati per la “libertà di espressione”

I sindacati di Radio France si dicono preoccupati per la “libertà di espressione”
I sindacati di Radio France si dicono preoccupati per la “libertà di espressione”
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Nonostante uno sciopero in sostegno di Guillaume Meurice il 12 maggio, “France Inter e Radio France continuano ad attaccare l’umorismo”, deplorano in un comunicato stampa l’intersindacato del gruppo pubblico CFDT-CGT-FO-SNJ-UNSA-SUD le società dei giornalisti e dei produttori di France Inter.

La “libertà di ridere di tutto” su “repeat”

È anche “uno spettacolo emblematico” che viene “attaccato” e “si ritrova gravemente indebolito e destabilizzato, a rischio di provocare la sua scomparsa”, denunciano queste organizzazioni a proposito del programma “Le grand Dimanche soir”, dove il comico officia e presenta di Charline Vanhoenacker.

“Decidere di portare avanti la procedura danneggerebbe la trasmissione oltre ad avere conseguenze dannose all’interno delle squadre”, continuano, ritenendo che “la libertà di ‘ridere di tutto'” sia “in prestito”.

“Chiediamo la rinuncia a una decisione di licenziamento […] il che creerebbe un serio precedente nella libertà di praticare la satira politica e, per estensione, nella libertà di espressione”, concludono. Guillaume Meurice è stato sospeso dalla trasmissione il 2 maggio, quattro giorni dopo aver ribadito le sue dichiarazioni controverse su Benjamin Netanyahu formulate alla fine di ottobre.

La commissione disciplinare alla quale il comico è convocato si riunirà il 30 maggio alle 14.30. Ma “nessuna decisione sanzionatoria definitiva” gli verrà “notificata meno di due giorni lavorativi dopo” tale data, ha precisato in a lettera.

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