INFLUENZA, COVID: prevenire il rischio di encefalopatia fatale

INFLUENZA, COVID: prevenire il rischio di encefalopatia fatale
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“Può iniziare semplicemente con un colpo di tosse o uno starnuto… ma in alcuni casi, il virus dell’influenza può farsi strada fino al cervello, causando sintomi gravi o addirittura la morte, attraverso una malattia nota come encefalopatia associata all’influenza (IAE).” Non esiste alcun trattamento per questo tipo di complicanza.

Per la prima volta, la ricerca chiarisce la patogenesi dell’IAE, che comporta la formazione di un grave edema cerebrale causato da un’infezione virale e offre una nuova promettente strategia terapeutica per i disturbi cerebrali fatali legati all’influenza.

Lo studio decifra come il virus dell’influenza può causare l’encefalopatia

o IAE, utilizzando vari metodi: tramite la ricerca di particelle virali nel cervello di persone morte di encefalopatia virale, utilizzando un modello murino della malattia che ha ricevuto il virus dell’influenza A nel sangue, in vitro tramite colture di diversi tipi di cellule, infetto dal virus. Queste diverse esperienze rivelano che:

  • Nel cervello umano, nei modelli murini infetti e nelle colture cellulari infette, il virus si accumula nelle cellule endoteliali – che forniscono una barriera tra il sangue e il cervello e svolgono un ruolo importante nella protezione del cervello dalle sostanze nocive;
  • ma in caso di infezione la barriera ematoencefalica risulta compromessa;
  • il virus in realtà non si riproduce in queste cellule endoteliali, ma d’altro canto il virus produce molte proteine ​​tossiche.

Quale trattamento? L’autore principale Shihoko Kimura-Ohba sottolinea che mentre è improbabile che i farmaci antivirali volti a fermare la proliferazione virale siano efficaci, i farmaci antivirali volti a fermare la trascrizione e la traduzione virale potrebbero esserlo. Quando il team ha testato queste classi di antivirali nelle cellule endoteliali trattate con il virus dell’influenza, ha osservato una riduzione nella produzione di proteine ​​virali e nella morte cellulare. Inoltre, nel modello murino, questi antivirali sembrano essere più efficaci quanto prima vengono utilizzati, il che suggerisce che potrebbero essere efficaci anche nei pazienti umani.

Molti tipi di virus, incluso il COVID-19, possono causare encefalopatiaquindi queste scoperte hanno implicazioni essenziali: sebbene la gestione di queste encefalopatie migliori, ancora più della metà di tutti i pazienti che le sviluppano muore o presenta sintomi persistenti.

Questa nuova comprensione della loro patogenesi associata all’infezione virale consentirà di testare nuovi trattamenti e ridurre i tassi di mortalità associati.

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