Il Consiglio d’Europa celebra il suo 75° anniversario

Il Consiglio d’Europa celebra il suo 75° anniversario
Il Consiglio d’Europa celebra il suo 75° anniversario
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Pochi anni dopo, il 5 maggio 1949, dieci Stati firmarono a Londra il trattato che istituiva il Consiglio d’Europa. I membri fondatori sono Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito. Il Consiglio ha sede a Strasburgo (Francia).

La tutela dei diritti umani come punto fermo

La Svizzera è diventata il 17° membro del Consiglio nel 1963. Oggi il Consiglio d’Europa conta 46 Stati membri. L’ultimo ad aderire all’organizzazione è stato il Montenegro, nel 2007. Durante l’ultima sessione primaverile, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato a favore dell’ammissione del Kosovo.

Il 6 maggio 1963 a Strasburgo il consigliere federale Friedrich Traugott Wahlen ufficializzò l’ingresso della Svizzera nel Consiglio d’Europa. — © GILBERT BLONDEL / KEYSTONE

Per aderire all’organizzazione, uno Stato deve ratificare la Convenzione europea sui diritti dell’uomo. Questa è stata firmata a Roma nel 1950. Garantisce ai cittadini, tra le altre cose, i diritti alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di espressione, all’uguaglianza e alla libertà di religione e di credo.

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La Corte europea dei diritti dell’uomo è stata creata per garantire il rispetto della Convenzione. Nell’aprile scorso ha constatato una violazione della Convenzione sui diritti dell’uomo da parte della Svizzera. A seguito di una denuncia presentata dall’Associazione degli anziani per il clima, la Corte ha concluso che la Svizzera non sta facendo abbastanza per proteggere la popolazione dalle conseguenze del cambiamento climatico.

Il Consiglio d’Europa ha stipulato anche altre convenzioni, ad esempio sulla protezione della natura, contro il traffico di organi o, più recentemente, sull’intelligenza artificiale. Gli Stati membri sono liberi di ratificare o meno la convenzione.

La Svizzera attiva nel Consiglio d’Europa

In qualità di membro, la Svizzera è presente nei diversi organi del Consiglio d’Europa. Il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento degli affari esteri, rappresenta quindi la Svizzera in seno al Comitato dei ministri.

Un giudice svizzero, Andreas Zünd, fa parte del collegio giudicante della Corte europea dei diritti dell’uomo. Nell’Assemblea parlamentare siedono sei deputati del Parlamento federale e nel Congresso dei poteri locali e regionali dodici rappresentanti dei Cantoni e dei Comuni.

Dick Marty, ex politico ticinese della RPP recentemente scomparso, si è fatto un nome in qualità di deputato e investigatore speciale del Consiglio d’Europa. Ha indagato sui controversi trasporti di prigionieri della CIA e sulle prigioni segrete in Europa, nonché sul prelievo illegale di organi dai prigionieri in Kosovo.

Segretario generale: candidato Alain Berset

La direzione strategica dell’organizzazione intergovernativa è affidata al segretario generale Marija Pejčinović Burić. È stata eletta dall’Assemblea nel 2019 per un mandato di cinque anni e lascerà l’incarico il 17 settembre 2024.

L’ex consigliere federale Alain Berset è candidato a succedergli. Il socialista è uno dei tre candidati alla carica di segretario generale. L’elezione dell’Assemblea parlamentare è prevista per il 25 giugno.

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