“L’origine del mondo” di Courbet etichettata a Metz, un’altra opera rubata – rts.ch

“L’origine del mondo” di Courbet etichettata a Metz, un’altra opera rubata – rts.ch
“L’origine del mondo” di Courbet etichettata a Metz, un’altra opera rubata – rts.ch
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Un “atto criminale” perpetrato da “fanatici femministi” per alcuni, un’azione artistica per altri: il dipinto “L’origine del mondo” di Courbet (1866) è stato dipinto con vernice rossa lunedì al Centre Pompidou-Metz e un altro il lavoro è stato rubato.

L’opera di Gustave Courbet, che rappresenta i genitali femminili, è stata “protetta da un vetro”, ha detto il museo all’AFP. Questa “azione”, organizzata dalla performance artist franco-lussemburghese Deborah de Robertis, si chiamava “Non separiamo la donna dall’artista”.

Due donne hanno taggato “MeToo” su “L’Origine du monde” e su un’opera di Valie Export, ha detto Deborah de Robertis all’AFP.

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In totale, cinque opere sono state taggate con la scritta “MeToo”, secondo il Centre Pompidou-Metz, che spiega in un comunicato stampa che alcune persone “hanno deviato il personale di mediazione e di sicurezza, permettendo ad altri membri del gruppo” di taggare le opere. lavori.

Due donne in custodia di polizia

“Tutte le opere sono attualmente in fase di esame”, ha detto lunedì sera il museo. “Con tutto il rispetto che nutriamo per i movimenti femministi, siamo scioccati nel vedere le opere degli artisti, in particolare di quelle femministe, al centro delle lotte della storia dell’arte, essere vandalizzate”, ha dichiarato Chiara Parisi, direttrice del museo, citata nella sentenza comunicato stampa.

Due giovani donne, nate nel 1986 e nel 1993 e senza precedenti penali, sono state prese in custodia dalla polizia nel primo pomeriggio, ha detto all’AFP il pubblico ministero di Metz, Yves Badorc.

“Gesto di riappropriazione”

L’indagine affidata al servizio interdipartimentale di polizia giudiziaria di Metz è stata aperta su due capi d’imputazione: “degrado o deterioramento di beni culturali commesso durante una riunione” e “furto di beni culturali durante una riunione”, ha precisato il magistrato.

Dietro il furto dell’opera potrebbe infatti esserci una terza persona, che non è stata arrestata, secondo Yves Badorc. L’opera rubata, un ricamo rosso su tessuto di Annette Messager, si intitola “Penso quindi faccio schifo” (1991). Interpellata sul punto dall’AFP, Deborah de Robertis ha confermato un “gesto di riappropriazione”.

Una foto di Deborah de Robertis, intitolata “Lo specchio dell’origine del mondo” è esposta anche accanto a “L’origine del mondo” per la mostra del Centre Pompidou-Metz dedicata alla psicoanalista. Vediamo l’artista posare, nudo, sotto l’opera di Courbet, performance realizzata il 29 maggio 2014 al Museo d’Orsay.

afp/asch

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