Cancro al seno: lo screening fatica a riprendersi dalla crisi del Covid-19 – 02/05/2024 – Notizie

Cancro al seno: lo screening fatica a riprendersi dalla crisi del Covid-19 – 02/05/2024 – Notizie
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Lo screening organizzato per il tumore al seno, introdotto nel 2004, è rivolto alle donne tra i 50 ei 74 anni che sono invitate, ogni due anni, a effettuare una mammografia di screening associata ad un esame clinico. Si tratta di una popolazione target di quasi 10 milioni di persone.

Tassi di partecipazione in aumento, ma ancora insufficienti

Il sistema ha raggiunto il suo tasso massimo di partecipazione nel 2011-2012 con un picco pari al 52,3%. “Da allora la partecipazione al programma è andata diminuendo, per tutte le fasce d’età e per tutte le regioni”, precisa Public Health France. Nel 2023 il tasso di partecipazione ha raggiunto il 48,2%, in lievissimo aumento rispetto all’anno precedente (44,8%). “Tuttavia, la partecipazione nei due anni consecutivi 2022-2023 rimane inferiore a quella del 2021-2022”, osserva l’istituto. Nel 2023, i tassi di partecipazione regionale più elevati si osservano in Borgogna-Franca Contea, Normandia e Bretagna (54%). I più bassi riguardano la Guyana (15,7%), la Corsica (30,4%) e la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (36,2%).

Impatti e conseguenze della crisi Covid-19 sull’organizzazione dello screening

“Nel 2020, a causa del primo confinamento e della cessazione degli inviti da parte dei Centri regionali di coordinamento dello screening dei tumori (CRCDC), il tasso di partecipazione era diminuito in modo significativo”, ricorda Public Health France, provocando spostamenti nei cicli di invito. L’anno successivo il CRCDC ha cercato di compensare il ritardo, ad esempio riducendo l’intervallo di invito. Sono aumentati gli inviti, il che ha causato ritardi nella fissazione degli appuntamenti con gli studi di radiologia e quindi nell’esecuzione delle mammografie. “Nel 2022 abbiamo osservato una partecipazione inferiore rispetto al 2021, spiegata da un minor numero di inviti inviati due anni dopo l’interruzione dovuta alla pandemia di Covid-19. Nel 2023, due anni dopo il 2021, il ciclo degli inviti rimane interrotto con un numero elevato di inviti inviati”, spiega l’agenzia nazionale per la sanità pubblica. Pertanto, la valutazione del tasso di partecipazione allo screening rimane difficile da valutare. È quindi probabile che le interruzioni nell’organizzazione degli screening continueranno nel 2024, anno in cui gli inviti verranno rilevati dall’assicurazione sanitaria.

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