Romain Laguigner domina un altopiano del Sentiero del Trifolium a Château-Chinon

Romain Laguigner domina un altopiano del Sentiero del Trifolium a Château-Chinon
Romain Laguigner domina un altopiano del Sentiero del Trifolium a Château-Chinon
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Nonostante un campo difficile, Romain Laguigner ha vinto la seconda edizione del Trifolium Trail, questo sabato 29 giugno a Château-Chinon. La gara è stata accorciata a causa di forti temporali.

Sembrava quasi The Last Man Standing Morvan. Questo sabato 29 giugno, alla partenza del Trifolium Trail, a Château-Chinon, c’erano molti punti in comune con l’ultra-trail di punta della Nièvre.

Ce n’erano di evidenti, come il luogo dell’evento e il suo organizzatore, Morvan Oxygène. Ma è soprattutto guardando l’elenco degli iscritti che non abbiamo potuto fare a meno di tracciare il parallelo. Jean Blancheteau, vincitore del DHD nel 2023, si è scontrato con Romain Laguigner, secondo nella scorsa edizione, e Matthieu Hardy, terzo nel 2023 e 2024.

La grande partenza di Matthieu Hardy

“Quando ho visto la lista di partenza, è stato emozionante”, ha sorriso Romain Laguigner (Pentraid), che è spesso abituato a correre da solo sui sentieri del Nivernais. Ultima somiglianza con DHD, il principio della corsa. Il Trifolium Trail, lungo complessivamente 28 km, si sviluppa in quattro anelli (6, 7,5, 6 e 7,5 km), con partenze distanziate di un’ora ciascuno. A differenza di Last Man Standing, conta il tempo impiegato su ogni giro, non basta finire entro un’ora, poiché la classifica finale si stabilisce grazie all’accumulo di questi tempi.Jean Blancheteau, vincitore del DHD nel 2023 era al Trifolium

Un principio ben compreso da Matthieu Hardy, vincitore della prima edizione lo scorso anno. L’impianto di tappa, concesso in licenza alla Morvan Oxygène, ha infiammato il palco fin dai primi metri della corsa. “Era un bluff, ci mettevamo alla prova”, sorride. Ma anche prova di esperienza. “C’è un restringimento subito dopo la partenza. L’anno scorso sono rimasto intrappolato al primo giro e sono rimasto bloccato dietro persone molto più lente, quindi lì volevo partire davanti. Ma sapevo che affrontando Romain e Jean, sarei sicuramente andato essere superato.”

[Classements et vidéo] Matthieu Hardy senza gare sul sentiero del Trifolium a Château-Chinon: “L’ho presa come una sessione di intensità”

Non fallì, la coppia Laguigner-Blancheteau finì in testa al primo giro, molto davanti a Matthieu Hardy. “Ho abbandonato il mio primo grande obiettivo dell’anno, il Saint-Jacques, due settimane fa”, ricorda l’osteopata di Château-Chinon. “Stavo facendo i 130 km e mi sono fermato dopo 25 miglia. Probabilmente avevo una piccola ulcera allo stomaco e un leggero strappo allo psoas. Sono partito qui senza pressioni, ma i ragazzi erano più forti, più in forma.”

Soprattutto Romain Laguigner. Il nivernais si è visibilmente ripreso alla perfezione dalla sua Marathon des Sables e ha ottenuto una nuova vittoria questo mese, dopo quella ottenuta a Varzy il 1° giugno. Anche il violento temporale verificatosi a metà gara, che ha costretto gli organizzatori a rimuovere un anello, non ha interrotto la corsa.

“Mi sono preparato per Sancerre, ho una bici da velocità, mentre i ragazzi si preparano per i trail lunghi e fanno volume. Forse oggi non avevano la stessa energia”

Romain Laguigner (vuoto)

Vieux segue il passo di Laguigner

Solo Bertrand Vieux, vincitore dell’Amazy trail qualche settimana fa, è riuscito a tenere il passo per un giro completo, l’ultimo. Uno sforzo che gli ha permesso di conquistare il secondo posto.Bertrand Vieux davanti a Romain Laguigner all’inizio dell’ultimo giro

“Sono partito forte fin dall’inizio, sentivo che avevo le gambe. Dopo ci siamo ritrovati entrambi con Romain e ho provato a seguirlo. Però quando ho visto i ragazzi che c’erano ho pensato che non ci sarebbe stato il podio per io oggi.” Bella sorpresa per lui, quindi, quando è stato premiato al traguardo. Ha fatto meglio che restare in piedi, tra quelli che non cadono mai.

Sindy Falduti, prima moglie.

Classifica. 1. Romain Laguigner (Pentraid), 1h48’01; 2. Bertrand Vieux, 1h52’32; 3. Jean Blancheteau, 1h53’38; 4. Matthieu Hardy (Morvan Oxygène), 1h55’14; 5. Arthur Cailhol, 1h55’51… prima donna. Sindy Falduti, 2:31:31.

Martin Lhôte

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