La Giamaica ha trovato il suo successore? Il 1° agosto 2021, l’isola caraibica non è riuscita a piazzare un corridore nella finale dei 100 metri olimpici di Tokyo. Una prima volta dal 2000 per un Paese che allora monopolizzava la disciplina grazie alle prestazioni storiche di Usain Bolt, incoronato nel 2008, 2012 e 2016. Facendo fumare il tartan di Kingston in 9″77, Thompson non si è qualificato solo per le Olimpiadi di Parigi 2024 Ai Giochi, è salito direttamente tra i favoriti per il Graal Olimpico, imponendo il confronto con i suoi gloriosi predecessori.
Più veloce di Noah Lyles
Il tempo rende il giovane corridore il nono uomo più veloce della storia. È migliore di Marcell Jacobs a Tokyo (9″80), ma è anche più veloce di Bolt a Rio (9″81) o del primato personale di Noah Lyles, campione del mondo in carica e naturale favorito per il titolo (9″83). E se correre nelle selezioni non significa competere nella finale olimpica, il suo tempo nel primo tempo (9″82) dimostra che non si tratta di sventure.
E tutto questo, venuto quasi dal nulla. A 22 anni, Thompson si qualifica per la sua prima competizione internazionale, da quando si è ritirato dalle selezioni per i Mondiali 2023 nonostante un già interessante 9″91. Uno scoppio tanto esplosivo quanto precoce, con l’aiuto della nazionalità, ricorda inevitabilmente a tutti l’ombra di Bolt , ma bisogna stemperare già il paragone perché Thompson non ha ancora vinto nulla e paragonarlo al connazionale non sarebbe un regalo, ma soprattutto perché né il suo profilo da velocista classico né il suo percorso professionale corrispondono a quelli del suo maggiore.
Più vicino a Powell che a Bolt
Certo, Bolt aveva solo un anno di meno quando infranse il record del mondo a fine maggio 2008 in 9.72 prima di lanciarsi verso il titolo olimpico, per il suo primo anno intero nei 100 metri, ma il giamaicano era già temuto sui 200, la sua predilezione. Se Thompson deve ricordare uno dei suoi predecessori, soprattutto visto il suo profilo, è Asafa Powell, anche lui emerso all’età di 22 anni, e il cui record personale è… 9″77. Anche Thompson viene dalla stessa scuola di sprint di Powell.Penso che siano molto simili. Ma Kishane è più avanti di quello che faceva Asafa a questa età” ha detto Stephen Francis, il loro allenatore congiunto, in un’intervista alla televisione giamaicana TVJ la settimana scorsa. Abbastanza per stuzzicare l’appetito, anche se resta tutto da fare.
“È un atleta molto potente. Penso che la differenza sia che abbiamo strutture analitiche molto migliori per allenarlo e diventare migliore di Asafa” ha concluso l’allenatrice anche di Shelly-Ann Fraser-Pryce. Considerando la partenza nella media e la fine rilassata della corsa del suo puledro a Kingston, il tempo non ha indubbiamente finito di diminuire.
