Lo stalking deve essere incluso nel codice penale, afferma il Consiglio federale – rts.ch

Lo stalking deve essere incluso nel codice penale, afferma il Consiglio federale – rts.ch
Lo stalking deve essere incluso nel codice penale, afferma il Consiglio federale – rts.ch
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Lo “stalking”, detto anche molestia ossessiva, deve figurare nel codice penale. Mercoledì il Consiglio federale appoggia un progetto parlamentare in questa direzione. Ma mette in guardia dal fissare aspettative troppo alte.

Lo stalking ossessivo è l’atto di impegnarsi intenzionalmente in comportamenti minacciosi nei confronti di una persona in più occasioni, portandola a temere per la propria sicurezza. Questi atti una tantum possono sembrare socialmente accettabili. Ma l’intensità o la ripetizione di questi possono diventare minacciosi e suscitare paura nella vittima.

Esistono già mezzi civili e penali per contrastare questo comportamento, motivo per cui il Consiglio federale si è finora pronunciato contro l’introduzione di una norma specifica. Quest’ultimo ora dice di riconoscerne la necessità, si legge in un comunicato.

Progetto Parlamento

L’anno scorso la commissione giuridica del Consiglio nazionale ha elaborato un progetto di legge. Durante la consultazione la maggioranza dei partecipanti si è dichiarata favorevole.

>> Rileggi: In Svizzera le molestie ossessive vengono presto riconosciute come reato

La bozza qualifica il reato come stalking (pedinamento, spionaggio, ripetuti incontri indesiderati sul lavoro o in casa), molestie (regali, ripetuti contatti telefonici o via email, social network) o minacce (tentativo di intimidazione, mezzi di fatto, invasione nell’abitazione o proprietà). Non importa se l’autore agisce nel mondo reale o utilizza tecnologie informatiche.

Difficile da identificare

Il Consiglio federale avverte tuttavia che le aspettative non dovrebbero essere troppo alte. Resterà difficile determinare in quale fase una persona si trova ostacolata nella libera determinazione del suo modo di vivere, soprattutto perché gli atti presi isolatamente potrebbero non costituire un comportamento riprovevole.

Il Consiglio federale ritiene necessario chiarire il progetto della commissione. Propone che gli elementi costitutivi dello “stalking” siano presenti solo se la vittima si trova ostacolata in modo intollerabile, in modo che attacchi relativamente minori non siano punibili.

Solo su reclamo

È importante, come prevede la commissione, avviare il procedimento solo su denuncia della vittima. Solo lei può determinare se viene compromessa la sua sicurezza o la sua libertà.

In nessun caso il procedimento penale può essere avviato contro la volontà della vittima. Contrariamente alla commissione, il Consiglio federale ritiene che il reato debba essere perseguito a querela anche nei rapporti di coppia.

Il Consiglio federale sottolinea inoltre che l’applicazione della nuova norma potrebbe comportare un ulteriore carico di lavoro e un aumento dei costi del procedimento penale.

ats/vajo

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