Un uomo che affermava di essere già stato condannato per non aver indossato una maschera è stato licenziato

Un uomo che affermava di essere già stato condannato per non aver indossato una maschera è stato licenziato
Un uomo che affermava di essere già stato condannato per non aver indossato una maschera è stato licenziato
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È stato processato davanti al tribunale di Grand-Port per non aver indossato una maschera durante la pandemia di Covid-19. Solo che l’imputato, in questo caso Gilbert Renaud Nobin, sostiene di essere già stato processato in questo caso e di essere stato condannato a pagare una multa.

In tribunale, l’investigatore ha spiegato che stava pattugliando il Vieux-Grand-Port quando ha visto l’imputato che non indossava la maschera il 6 aprile 2021, durante la reclusione. Ha informato l’imputato della contravvenzione ma quest’ultimo non ha reso dichiarazioni, bensì ha fatto una “dichiarazione” durante il quale dichiarò che avrebbe spiegato tutto in tribunale. Gilbert Renaud Nobin, dal canto suo, sostiene di aver già pagato la multa dopo essere comparso in tribunale. Ha però affermato di non poter esibire una ricevuta che confermi le sue dichiarazioni, dato che quest’ultimo era con la madre, già morta. Nel corso del controinterrogatorio, ha ammesso di non aver prodotto alcuna ricevuta in tal senso né alcuna dichiarazione che consentisse alla polizia di indagare.

Dopo aver ascoltato le memorie, il magistrato Chrisinta Chavrimootoo ha fatto presente che la legge, così come vigente all’epoca dei fatti, prevedeva che ogni persona dovesse, in qualsiasi luogo diverso dal luogo di residenza abituale, indossare una maschera protettiva sul naso e sulla bocca e che chiunque infrangesse il regolamento commetteva un reato. In caso di condanna, la persona sarà passibile di una multa fino a 500.000 rupie e della reclusione non superiore a cinque anni. “Gli agenti di polizia che hanno testimoniato hanno risposto alle domande in modo chiaro, diretto e convincente. Non vedo motivo di dubitare della loro testimonianza. Anche l’accusato ha ammesso di non indossare la maschera secondo la legge. La vera questione quindi è se l’imputato sia già stato processato e condannato per il reato.ha osservato il 30 aprile.

Aggiungere: “Tuttavia, nel caso di specie, l’imputato non ha fornito alcuna ricevuta o dettagli del caso precedente, come il numero del processo in cui afferma di essere stato processato, la data della condanna o l’importo della multa”. . Pertanto concludo che l’imputato non è stato liberato dall’onere della prova”. Ha quindi pronunciato una sentenza di colpevolezza nei confronti dell’imputato.

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