Covid-19: Aveva criticato la politica sanitaria attuata nel suo Paese, una giornalista ritrova la libertà dopo quattro anni di carcere

Covid-19: Aveva criticato la politica sanitaria attuata nel suo Paese, una giornalista ritrova la libertà dopo quattro anni di carcere
Covid-19: Aveva criticato la politica sanitaria attuata nel suo Paese, una giornalista ritrova la libertà dopo quattro anni di carcere
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Zhang Zhan, una giornalista cinese, rimane sotto sorveglianza nonostante la sua ritrovata libertà.

Appare di nuovo in un video trasmesso da Reporter Senza Frontiere (RSF) questo mercoledì 22 maggio. Zhang Zhan, un giornalista cinese, è stato rilasciato dopo aver trascorso quattro anni in prigione.

La ragione ? Quest’ultima aveva criticato, in video, la politica sanitaria attuata nel suo Paese, mentre era in corso la crisi del Covid-19, ricorda la parigina.

Per questo si è recata a Wuhan nel febbraio 2020, dove il virus è stato scoperto per la prima volta. Con il suo telefono ha poi chiamato le guardie ai piedi degli edifici che erano state reclutate per tenere i residenti nelle loro case denunciando “una grave violazione dei diritti umani”.

RSF è sollevata di apprenderlo #ZhangZhan è stato rilasciato dalla prigione. Ma il giornalista resta sotto sorveglianza. L’organizzazione chiede l’intervento diplomatico per garantirne il rilascio totale e incondizionato il prima possibile. #Dov’èZhangZhan https://t.co/bPCfFduUh5

— RSF (@RSF_inter) https://twitter.com/RSF_inter/status/1792956375498383751?ref_src=twsrc%5Etfw

“RSF è sollevata nell’apprendere che Zhang Zhan è stata rilasciata dal carcere, ma la giornalista rimane sotto sorveglianza. L’organizzazione chiede un intervento diplomatico per garantire il suo rilascio totale e incondizionato il prima possibile”. indica Reporter Senza Frontiere sul suo account X.

Da parte sua, la giornalista confida di essere stata rilasciata il 13 maggio alle 5 del mattino dopo essere stata accompagnata dal fratello maggiore che vive a Shanghai.

Durante il processo, Zhang Zhan appariva indebolita dopo aver perso diversi chili e mentre veniva alimentata con un sondino ed era ammanettata. È stata poi condannata “provocazione di disordini”.

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