avrà luogo la Guerra dello Stretto?

avrà luogo la Guerra dello Stretto?
avrà luogo la Guerra dello Stretto?
-

Libro. L’ipotesi di una guerra nello stretto di Formosa è considerata da decenni in tutti i suoi aspetti, sia da accademici, sia da strateghi politici e militari, perché le sue conseguenze sarebbero disastrose non solo per Taiwan, ma anche, potenzialmente, per il mondo intero. È oggetto di Taiwan, un’ossessione cinese (Hémisphères, 184 pagine, 20 euro), di Jacques Gravereau, specialista in Asia, professore a Science Po e HEC e fondatore dell’HEC Eurasia Institute.

Leggi anche la decrittazione | Articolo riservato ai nostri abbonati Taiwan: sotto la presidenza di Tsai Ing-wen il bilanciamento, otto anni di stabilità nella tempesta

Aggiungi alle tue selezioni

Per la Cina sarebbe una guerra di “riunificazione”. Questa è l’ambizione riaffermata del presidente cinese Xi Jinping, anche se la forza viene sempre presentata da Pechino come l’ultima risorsa. Per Taiwan e l’intero mondo occidentale, questo sarebbe un “annessione”poiché l’isola non è mai stata conquistata o governata dal Partito Comunista Cinese dalla sua vittoria nella Cina continentale nel 1949.

L’ipotesi di una guerra tra Cina e Taiwan ha acquisito urgenza e plausibilità dallo scoppio del conflitto in Ucraina nel 2022, che si è posta in termini quasi identici: un’annessione unilaterale dal punto di vista del Paese attaccato e da quello occidentale, ma una riunificazione dal punto di vista del paese aggressore, con la sua immediata domanda corollaria: quali altri paesi sarebbero coinvolti in un simile conflitto?

Contesto geostrategico

Il libro, scritto in stile attento e costellato di invettive contro il potere centrale cinese, inizia con alcuni richiami storici che illustrano lo status altalenante dell’isola, abitata per secoli da una popolazione indigena, ma regolarmente occupata da popolazioni immigrate o colonizzatrici. L’autore menziona incidentalmente un tentativo di annessione di Taiwan da parte della flotta francese nel 1884. Fornisce inoltre dettagli sulla rapidissima militarizzazione, tra il 2014 e il 2016, di diversi isolotti del Mar Cinese Meridionale, trasformati in basi militari cinesi, e sottolinea che la due questioni, il Mar Cinese e Taiwan, sono intrinsecamente legate.

Ai primi capitoli che servono a ambientare la scena, seguono quelli di narrativa politica, in cui Jacques Gravereau passa in rassegna tre ipotetici futuri. Dal freddo, descritto come verde, dove prevale lo status quo in un contesto pacifico, al caldo, descritto come rosso, dove scoppia un conflitto. Il Paese attualmente si trova in zona arancione, situata tra questi due estremi.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Taiwan: il nuovo presidente invita la Cina a rinunciare alla forza

Aggiungi alle tue selezioni

L’ultima parte della raccolta (“Worst-case scenarios”) presenta diverse simulazioni in cui la guerra viene innescata, inevitabilmente, dalla Cina, che “Non ho mai avuto un’alleanza o degli alleati”, osserva Jacques Gravereau. Ma dove inizia la guerra? La Cina ha interesse a conquistare prima le piccole isole molto vicine alla terraferma cinese? Quale sarebbe l’esito di un massiccio bombardamento, seguito da uno sbarco? Più che per questi diversi scenari, è soprattutto per la presentazione dettagliata del contesto geostrategico ed economico in cui si svolgerebbe questo conflitto che l’opera merita di essere letta.

Ti resta il 4,39% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

-

PREV USA: buona sorpresa per i prezzi all’ingrosso, in calo a maggio, secondo l’indice PPI
NEXT In Peugeot, la nuova 3008 ibrida plug-in è più cara dell’elettrica!