Aziz Akhannouch affama i marocchini: il gas butano farà esplodere il Marocco

Aziz Akhannouch affama i marocchini: il gas butano farà esplodere il Marocco
Aziz Akhannouch affama i marocchini: il gas butano farà esplodere il Marocco
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Aziz Akhannouch detiene oltre il 50% del mercato del gas in Marocco. DR

Di Nabil D. – In Marocco tutto ruota intorno a questo: all’aumento del prezzo di una bombola di gas butano, che passa da 40 a 50 dirham. Ma questa revoca del sussidio statale è solo il primo passo di una serie che seguirà fino a raggiungere i 120 dirham. Tutte le attività ruotano intorno al gas butano in Marocco, il Paese vedrà quindi aumentare esponenzialmente i prezzi di tutti i beni di prima necessità, a cominciare dall’alimento di base: il pane.

All’orizzonte si profila l’inizio di una rivolta per fame. Lo si percepisce ovviamente attraverso i social network, unica finestra attraverso la quale i sudditi di Mohammed VI possono esprimere il loro sgomento di fronte alle misure impopolari adottate da un governo formato da una casta che non si preoccupa affatto della miseria vissuta dalla stragrande maggioranza dei marocchini. cittadini in una società stratificata, dove alla classe media si è aggiunta quella dei milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà.

Questo aumento graduale del gas butano contraddice gli articoli trionfalisti degli strumenti di propaganda Makhzen che, in quello che equivale ad un affronto all’Algeria, affermavano, alcune settimane fa, che la quantità di gas importato dalla Spagna ha subito un forte aumento. Il gas rivenduto al Marocco dalla Spagna attraverso il gasdotto Medgaz, chiuso dall’Algeria nel tratto che lo collega al Marocco, viene acquistato dagli Stati Uniti a un prezzo molto più alto a causa dei costi di trasporto e dell’assenza di tariffe preferenziali praticate da Sonatrach a beneficio dei vicini ingrati.

I marocchini, che si preparano a scendere in piazza per protestare contro questa politica di impoverimento, denunciano il quasi monopolio del primo ministro Aziz Akhannouch sul mercato del gas nel regno. L’amico del re detiene, infatti, più del 50% della quota di mercato degli idrocarburi e qualsiasi aumento fa i suoi interessi a scapito del popolo marocchino. Il ministro dell’Energia del Marocco ha cercato di giustificare questo aumento con la volontà del governo di mettere in atto aiuti statali mirati. Vano tentativo di anestetizzare i marocchini che ricordano, del resto, che il primo leader politico ad aver attuato un primo rialzo dei prezzi fu niente meno che l’indicibile Fouzi Lekjaa, quando era ministro del Bilancio.

Il deterioramento della situazione sociale dei nostri vicini occidentali è stato segnato da sempre più numerosi tentativi di attraversare la frontiera algerina per unirsi ai circa 900.000-un milione di cittadini marocchini stabilitisi legalmente o illegalmente e che occupano posti di lavoro che consentano loro di vivere con dignità e sfuggire così all’oppressione e alla povertà in patria. Questi nuovi rifugiati si andranno poi ad aggiungere alle centinaia di migliaia di sub-sahariani che si sono sparsi su tutto il territorio nazionale, anche nelle città più remote.

Un ulteriore problema che l’Algeria dovrà affrontare.

ND

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