Dati accusa Libération di essere filo-Hidalgo, il giornale denuncia attacchi “indegni”.

Dati accusa Libération di essere filo-Hidalgo, il giornale denuncia attacchi “indegni”.
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La signora Dati è stata interrogata venerdì mattina su RTL sulla prima pagina e su un’inchiesta del quotidiano martedì, sostenendo che avrebbe ricevuto più di 800.000 euro come avvocato arancione mentre era deputata europea, tra il 2010 e il 2018.

“Che il municipio di Parigi utilizzi questo giornale, poiché questo giornalista è amico della signora Hidalgo, per attaccarmi su qualcosa di legale, è normale”, ha chiesto la signora Dati?

“Questo giornale, sovvenzionato dal municipio di Parigi, che attacca Rachida Dati, è etico?” ha aggiunto, interrogandosi su un possibile “conflitto di interessi”.

In un comunicato stampa pubblicato sul sito del quotidiano, la direzione di Libération e la sua Società dei giornalisti hanno denunciato “attacchi diretti e personali” contro l’autore dell’inchiesta. Hanno inoltre considerato l’accusa di conflitto di interessi “tanto scandalosa quanto infondata”.

Questi attacchi “ci sembrano indegni della posizione occupata da Rachida Dati, soprattutto perché quest’ultima è responsabile dei rapporti dello Stato con i media e, come tale, deve essere garante della libertà di stampa”, ha protestato Libération, guidata dal giornalista Dov Alfon.

“Mettendo in discussione l’+etica+ di Libération e dei suoi giornalisti con l’unico scopo di difendersi dalle inchieste legali che la colpiscono piuttosto che rispondere nel merito delle nostre rivelazioni, il Ministro della Cultura abbandona il suo ruolo”, ha affermato martellato vita quotidiana.

Su RTL Dati ha contestato questa inchiesta giornalistica. “Ho un lavoro, ho fatto la magistrata, così sono diventata avvocato, è autorizzato dalla legge: puoi fare l’eletto parlamentare e l’avvocato”, si è difesa.

Ha preso di mira anche Anne Hidalgo affermando che “a differenza del sindaco di Parigi” non vive “di denaro pubblico”.

L’entourage di Anne Hidalgo ha reagito ai media, descrivendo i commenti della signora Dati, “evidentemente in gravi difficoltà”, come un “grezzo e mancato contropiede per evitare di parlare dei suoi numerosi affari e della sua accusa”.

L’ex ministro della Giustizia di Nicolas Sarkozy ed ex deputato al Parlamento europeo è accusato di corruzione e traffico d’influenza passiva da parte di una persona investita di un mandato pubblico elettivo dal luglio 2021, nell’inchiesta sui contratti stipulati da una filiale di Renault-Nissan, quando Carlos Ghosn era il suo amministratore delegato.

Quanto a Orange, la signora Dati “non nega di aver ricevuto 800.000 euro” dal gruppo di telecomunicazioni, sottolinea l’entourage di Anne Hidalgo, “il che farebbe pensare che Rachida Dati abbia lavorato per interessi privati ​​parallelamente ai suoi mandati elettivi”.

Poco dopo la sua nomina in rue de Valois, l’attuale sindaco del 7° arrondissement della capitale ha confermato la sua intenzione di candidarsi a sindaco di Parigi nel 2026.

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