La strana automazione di Sixty Four

La strana automazione di Sixty Four
La strana automazione di Sixty Four
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“Un gioco in cui si costruisce qualcosa che non capisci in un posto che non hai mai visitato”: questa, in poche parole, è la descrizione che ne fa Oleg Danilov, lo sviluppatore di Sessantaquattro, del suo titolo recentemente rilasciato nella versione 1.0. Difficile dire il contrario.

Il gioco gestionale estremamente minimalista colloca il giocatore in un mondo interamente bianco (e vuoto); unico punto degno di nota, questa possibilità di installare una pompa. Agendo in questo modo appariranno blocchi costituiti da cubi più piccoli. Rompere questi cubi accumulerà risorse, sbloccherà potenziamenti, ecc.

Fin qui tutto bene. Gli appassionati del genere lo riconosceranno: estrai risorse, trasformale secondo necessità, quindi installa macchinari sempre più complessi. Il tutto per estrarre più risorse, trasformarle più velocemente, ecc.

Piuttosto che avere una procedura da seguire, che si tratti di un elenco di ingredienti da accumulare utilizzando altri ingredienti, di obiettivi chiaramente stabiliti o di un diagramma di vari passaggi che richiedono tempo di ricerca, siamo piuttosto lasciati ai nostri esperimenti.

Certo, l’arrivo di un nuovo colore di cubo (i colori che agiscono come risorse diverse) e lo sblocco di nuovi edifici da costruire sembrano passi in avanti, ma nulla ci permette davvero di capire come funzionano queste nuove aggiunte, a meno di non spendere preziosi risorse per costruirli.

C’è un lato francamente frustrante Sessantaquattro, soprattutto con questa impressione di essere sempre ad un passo, ad una costruzione in più, ad un nuovo traguardo raggiunto per capire finalmente un po’ quello che stiamo facendo, invece di sentirci una scimmia che preme bottoni per ricevere una ricompensa. In Fattorio, per esempio, le cose sono abbastanza semplici, in fondo: i minerali di ferro e rame vengono sfruttati nelle miniere e trasformati in forni. Il carbone, estratto anche dalle miniere, viene utilizzato per alimentare detti forni, ma anche le caldaie dei generatori di vapore che producono energia elettrica.

Ovviamente poi diventa più complesso, ma l’essenziale c’è: estrarre una risorsa, trasformarla e poi usarla per fare qualcos’altro.

In Sessantaquattro, vaghiamo nel buio e annaspiamo, oltre ad avere francamente l’impressione di perdere tempo. L’astrazione può essere molto interessante, soprattutto nei giochi gestionali, ma a tutto c’è un limite. Si consiglia quindi di tenere i piedi un po’ più per terra…

Sessantaquattro

Sviluppatore: Oleg Danilov

Redattore: Playsaurus

Piattaforma: macOS, Windows (testato su Steam)

Gioco disponibile in francese

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