La Challenge League non è ancora promessa allo Stade Lausanne Ouchy, ma vi è inevitabilmente destinata. Soprattutto perché i vodesi hanno senza dubbio perso la migliore occasione per crederci ancora, non riuscendo a battere il Grasshopper, il suo predecessore in classifica, sabato al Letzigrund. Avrebbero potuto recuperare quattro punti, ma la sconfitta per 3-2 subita al 90′ gli lascia dieci punti a quattro giornate dalla fine della stagione.
Eppure, per due volte, la domanda meritava di essere posta: e se la squadra di Pontaise non fosse del tutto morta? E se avesse potuto rifiutare l’inevitabile? Innanzitutto perché questo gol d’ala da piccione di Lucas Pos, su corner di Gharbi, ci ha fatto credere (21esimo). Anche se tutto questo è andato un po’ controcorrente, dopo un inizio di partita in cui la classifica ha spinto, senza però segnare.
Ma indubbiamente nelle ultime settimane la SLO ha poco da invidiare a questa classifica generale, francamente limitata. E in un duello al fondo della classifica non c’è da pronosticare nulla: un bel destino si puo’ ribaltare su nulla. Come questo momento, poco prima dell’intervallo, quando Morandi manda un pallonetto al limite dell’area: Asumah Abubakar batte l’uscita di Vachoux e riesce a pareggiare per la prima volta.
Un rigore per il 2-2
Una prima volta? Sì, perché SLO sarebbe stato in vantaggio per la seconda volta nella classifica. Anche se il Grasshopper è stato ancora una volta più attivo (tre gol annullati nel corso della partita), sono stati i giocatori del Losanna ad essere più concreti: un magnifico tiro da venti metri di Elies Mahmoud dalla destra ha dato loro il vantaggio (62esimo). Poco prima il Pos commette fallo in area e permette a Giotto Morandi di riportarsi sul 2-2.
Un pareggio rivoluzionario. Perché ha forzato la squadra di Ricardo Dionisio, ne ha forzato il destino. Non ci sarà riuscita. Peggio ancora: subito dopo una grande occasione per Gharbi all’88’, Mahmoud viene espulso per doppia ammonizione. E in quell’occasione Giotto Morandi segna il gol decisivo, quello che probabilmente riporterà lo Stade Lausanne in Challenge League. Anche se nulla gli impedisce di crederci ancora.