Arsenal-Manchester City: sprint reale – Inghilterra – Arsenal – Manchester City

Arsenal-Manchester City: sprint reale – Inghilterra – Arsenal – Manchester City
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→ Un calendario equilibrato

Questo sabato è l’Arsenal ad aprire i giochi con la ricezione del Bournemouth e l’ambizione di prendere quattro punti di vantaggio sul Manchester City. Un vantaggio sufficiente a due giorni dalla fine? No, perché gli uomini di Pep Guardiola avranno ancora quattro partite da giocare. La prima sarà contro il Wolverhampton, che ha vinto solo una delle ultime sette partite, per poi concludere con due trasferte, poi l’ultima in casa: Fulham, Tottenham e West Ham. Un programma fitto, ma non insormontabile, mentre il Artiglieri si recherà al Manchester United prima di finire contro l’Everton. Ogni squadra avrà un avversario difficile con Speroni per i titolari e diavoli Rossi per i londinesi. Sarà proprio la squadra di Erik ten Hag a trovarsi di fronte al dilemma più grande poiché dovrà scegliere quale rivale offrire (o meno) il titolo. Vent’anni dopo pizzagateI tifosi dell’Arsenal apprezzerebbero sicuramente un regalo del loro acerrimo nemico.

→ Città, specialista dello sprint

Le quattro partite di Premier League più la finale di FA Cup non basteranno sicuramente a stancare Kevin De Bruyne e compagni. Chi resta con una tripletta è stato eliminato anche dalla Champions League e deve concentrarsi solo sul panorama nazionale. Con il suo taglio aerodinamico, Pep Guardiola padroneggia alla perfezione lo sprint finale. Da quando è arrivato al Manchester City, ha portato il suo record a 47 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte nelle ultime otto partite di ogni stagione di campionato. Mentre durante l’anno finanziario 2018-2019, il Manchester City ha firmato un contratto di perfetto dei 25e a 38e Giorno, in dirittura d’arrivo sono stati conquistati anche gli ultimi tre titoli (17 vittorie in 24 partite). In questa stagione, se posizioniamo i blocchi di partenza all’inizio del 31e giorno, il Cittadini ha preso dodici punti tra quanti più possibili. Usain Chi ?

→ Parola alla difesa

Con soli 28 gol subiti, l’Arsenal è la squadra più forte del Regno. Merito in particolare della cerniera Saliba-Gabriel, mancata la scorsa stagione a causa dell’infortunio del francese, e di David Raya, molto più efficace che rassicurante nelle gabbie. Di fronte, il Skyblues sono nella loro media alta con 32 gol subiti e potrebbero pagarli cari perché il trofeo viene spesso vinto dalla migliore difesa del campionato. Negli ultimi tre anni Ederson e i suoi uomini non hanno sfidato le statistiche. Buone notizie per l’Arsenal, ma attenzione a non affidarsi troppo alle cifre, dato che, tra le tre squadre ad aver trionfato subendo più gol delle inseguitrici, è proprio il Manchester City annata 2018-2019.

→ Marcatori multipli e un cannibale

Il punteggio può ovviamente contare per la vittoria di un titolo. Dal 2020, quando il Manchester City fallì al secondo posto dietro al Liverpool nonostante avesse segnato 102 gol (!), il campione ha sempre avuto il miglior attacco. Anche in questo caso il vantaggio è, per il momento, con l’Arsenal che ha tre gol in più rispetto al suo concorrente. Un divario troppo piccolo per seppellire la squadra di Pep Guardiola che, da quando lo spagnolo è entrato in carica, è stata in vantaggio in questo settore solo durante la sua prima stagione. In termini di distribuzione, i due club hanno la stessa strategia con quindici marcatori diversi per parte. Talvolta criticato per la sua scarsa prestazione in questa stagione, Erling Haaland è ancora in testa alla classifica individuale con 21 gol. Abbastanza per eclissare Bukayo Saka e le sue 15 unità. IL Artiglieri possono tremare visto che non hanno mai vinto il titolo di Premier League (dal 1992) quando il loro capocannoniere era l’inglese. Dopotutto, Kai Havertz e i suoi dodici gol possono ancora perpetuare la tradizione iniziata da Dennis Bergkamp e Thierry Henry.

→ Il fattore Aston Villa

Chi ama la commemorazione avrà sicuramente già notato che il 2024 segna vent’anni dall’ultimo scudetto dell’Arsenal, ma anche dieci anni dalla vittoria del Manchester City all’ultima giornata. IL Artiglieri i più superstiziosi contano anche sul fatto che la loro squadra è stata incoronata campione solo negli anni pari dall’istituzione della Premier League (1997-1998, 1999-2000 e 2003-2004), ma che non ottengono il vostro spera bene perché non ci sarebbe tanta polvere nella bacheca dei trofei se questo accadesse ogni due anni. D’altra parte, una statistica è implacabile: l’ultima volta che l’Aston Villa è andata in semifinale di Coppa dei Campioni, era l’Arsenal a vincere. Non ti basta? Quella stagione, il club di Birmingham aveva eliminato un club francese durante il suo viaggio, lo Stade Rennais all’epoca contro il LOSC quest’anno. Certo, era solo la Coppa Intertoto del 2001, ma quando non vinci niente per vent’anni, tutto è lecito.

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