“Spero di tornare al mio miglior livello”, sussurra Julien Wanders – rts.ch

“Spero di tornare al mio miglior livello”, sussurra Julien Wanders – rts.ch
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Oggi 28enne, Julien Wanders cerca di rilanciare la sua carriera dopo due anni molto complicati. Il maratoneta ginevrino ha parlato a lungo con la RTS, che gli è andata incontro nella sua roccaforte di Iten, in Kenya.

È stato nella sua nuova casa, a Iten (Kenya), che Julien Wanders ha parlato con RTS Sport, senza evitare alcun argomento. “Nel complesso va bene“, indica il fondatore ginevrino, che però non nasconde nulla dei momenti difficili che ha vissuto negli ultimi mesi. “Mi sto davvero riprendendo bene da alcuni anni complicati”sussurra.

Non avevo più l’entusiasmo per andare ad allenarmi

Julien Wanders

Fortissimo, soprattutto tra il 2019 e il 2020, quello che alcuni avevano poi soprannominato il “keniano bianco” ha poi alternato tra bene e male. Oggi cerca di riscoprire le sensazioni di un tempo:”Il mio livello non è ancora quello del momento, ma sta tornando bene dopo tutti questi momenti complicati, tra infortuni, malattie… Non sono ancora dove vorrei essere, solo all’80% attualmente. Ma lo vedo sempre più vicino, quindi ho ancora speranza di tornare al mio miglior livello.”

Durante questi mesi difficili, Julien Wanders ha vissuto tutte le emozioni. Questa corsa, sinonimo di libertà, non è sempre sembrata una boccata d’aria fresca per l’atleta ginevrina. “Non avevo più l’entusiasmo per andare ad allenarmi“, ammette. Supportato in particolare da un mental coach e da un sofrologo, l’interessato ha resistito. “A volte, per andare avanti, bisogna anche saper accettare che non si sta bene e cercare di trovare la motivazione per tornare.lui continua. Inoltre, non è sempre facile accettare le etichette, dover essere sempre al top, quando ti viene in mente che sei un detentore del record europeo…

Devi farlo passo dopo passo, ascoltare il tuo corpo, accettare anche di dover fare dei passi che avevo fatto io a suo tempo…

Julien Wanders

Ritornando ora a Marco Jäger, il suo storico allenatore, Julien Wanders vuole vedere la luce all’orizzonte. “Ho completa fiducia in lui“, insiste. Il fondatore, però, non intende affrettare le cose: “Devi farlo passo dopo passo, ascoltare il tuo corpo. E mentalmente si tratta di accettare di dover ripercorrere i passi che avevo intrapreso in quel momento. Può richiedere 1 mese o 2 anni; Non ne ho idea.”

Le Olimpiadi di Parigi, oltre i 10.000 m, lo fanno sognare, ma il ginevrino è consapevole che le possibilità di qualificarsi sono esigue. D’altronde sa che il tempo è dalla sua parte, per altre scadenze. “Vedi Eliud Kipchoge. Ha 39 o 40 anni, ma alcuni dicono che ne abbia forse 45… Chi se ne frega, l’età è solo un numero…”

A 28 anni, Julien Wanders sembra avere tempo per riprendersi. Il suo trampolino di lancio si chiama Iten. “Non c’è nessun altro posto al mondo che provi tanta eccitazione per la corsa, sorride. Quando non sono qui, mi manca.”

Intervista condotta da David Berger (adattamento di Ace)

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