Commemorazione a Limoges – Notizie armene online

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Da sinistra a destra: il Sig. Cubertafon, eletto municipale, F. Ardillier-Carras, presidente di Caucaso-Armenia-Plus, Monsignor Bozo, Vescovo della diocesi di Limoges, il Sig. Viroulaud, vice rappresentante del Sindaco. Signor Lombertie

24 aprile 2024: Giornata nazionale di commemorazione del genocidio armeno

Ricordo e contemplazione a Limoges per un omaggio alle vittime attorno alla stele khatchkar della memoria (Jardins de l’Evêché)

È in nome della memoria di un popolo che, come ogni anno da 109 anni, vengono onorati in Francia gli armeni vittime della barbarie umana nell’Impero Ottomano nel 1915. Questa memoria è associata anche ai veterani armeni e ai combattenti della resistenza sono morti per la Francia, come la Francia li onora, con il “ panteonizzazione » di Missak Manouchian nel 2024.

Ricordare e commemorare il genocidio è, in Francia e in più di 20 paesi del mondo, occasione di incontro e di contemplazione. Anche quest’anno, a Limoges, intorno alla stele armena, il khatchkar, eretta nei giardini del Vescovado, hanno risposto all’invito dell’associazione Caucasus-Armenia-Plus diversi rappresentanti delle principali istituzioni: il Comune e Limoges Métropole, la Chiesa, la Luogotenenza dell’Ordine di St Lazare, i Veterani e la Memoria Francese, e numerosi Limougeaud, fedeli alla memoria delle vittime.

Il khatchkar incorniciato da personalità, gli alfieri dei Veterani e della Memoria francese, l’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme

Queste cerimonie di ricordo si inseriscono anche nel lungo calvario degli abitanti dell’Artsakh (Karabakh), sottoposti a blocco dal dicembre 2022 al 30 settembre 2023 da parte dell’Azerbaigian e dolorosamente segnati da quello che rappresenta anche un genocidio. La carestia è l’arma invisibile del genocidio » (parole di Luis Moreno Ocampo – primo procuratore della Corte penale internazionale). Una storia che ricomincia continuamente: 120.000 abitanti armeni, tra cui 30.000 bambini che gridano aiuto, isolati, reclusi, privati ​​della libertà, delle cure, del cibo, rinchiusi in questo piccolo territorio storicamente popolato da armeni e ambito dai turcofoni. Blocco e tentativi di pulizia etnica. Poi l’Artsakh venne cancellato dalle mappe e la sua intera popolazione fu esiliata in condizioni abominevoli. In questo contesto di guerra, e mentre il mondo intero guarda altrove, un processo di genocidio minaccia gli armeni.

gli sbandieratori dei Veterani e della Memoria, la luogotenenza dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme vicino alla bandiera dell’Armenia e il khachkar

Terribile « non » all’oblio, venerare la memoria di coloro che hanno pagato con la vita per essere cristiani in Oriente, o, semplicemente per essere armeni, onorare le vittime di secoli di persecuzioni, anche oggi che i confini della sovrana Armenia sono regolarmente violati dalle nemico. Ciò dimostra anche quanto la memoria, la memoria di questo popolo sia inseparabile dalla nostra storia francese.

Françoise Ardillier-Carras

Caucaso-Armenia-Altro

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