Cicloturismo: la Belle Via per attraversare l’Isère da est a ovest

Cicloturismo: la Belle Via per attraversare l’Isère da est a ovest
Cicloturismo: la Belle Via per attraversare l’Isère da est a ovest
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Giovedì 13 giugno, il Convegno Nazionale del Cicloturismo incontrato a Grenobleospitato dall’agenzia dipartimentale del turismo, Attrattiva dell’Isère. In questa occasione, il presidente del Dipartimento dell’Isère, Jean-Pierre Barbier, ha ricordato il suo obiettivo di fornire ai ciclisti i mezzi, entro la fine del mandato, nel 2027, per poter attraversare l’Isère. Un obiettivo che si pone garantendo la sicurezza, sia in direzione Est-Ovest che Nord-Sud.

La Belle Via vi permetterà di attraversare il dipartimento dell’Isère in bicicletta

“Il collegamento Est-Ovest sarà realizzatoha detto, riferendosi a la Bella Via che collegherà l’Alta Savoia alla Drôme passando per la Savoia e l’Isère. È un asse strutturante attorno al quale si svilupperanno dei circuiti cicloturistici, dove arriveranno gli operatori ricettivi, i ristoratori, le persone che forniranno un servizio”. Per quanto riguarda il collegamento nord-sud, invece: “È più complicato. È un po’ più lungo, ma ci arriveremo.”

© Thomas Richardson – Jean-Pierre Barbier ha testimoniato alla Conferenza nazionale del cicloturismo che si è svolta a Grenoble giovedì 13 giugno.

Mentre gli attori nazionali hanno presentato le loro strategia per rendere la Francia la destinazione turistica numero uno al mondo per il cicloturismo entro il 2030, Jean-Pierre Barbier, è stato invitato a testimoniare e a scegliere una misura del piano che gli sembrava particolarmente rilevante e un’altra che avrebbe potuto attuare rapidamente.

Jean-Pierre Barbier: “Mi sembra importante una vera educazione al ciclismo.”

“Introdurre il pubblico giovane al cicloturismo. Io penso sempre in base alle competenze del Dipartimento. Abbiamo competenze stradali e competenze a livello universitario. A questo livello possiamo incoraggiare gli studenti universitari ma anche gli educatori a garantire che chi andrà in bicicletta domani ho imparato ad andare in bicicletta e ho imparato le regole di comportamento. Una vera educazione al ciclismo mi sembra importante.”

Jean-Pierre Barbier ha citato anche la misura numero 8 della strategia nazionale: fornire un sistema di prevenzione dei rischi climatici e gestione delle crisi. “Per noi nelle zone di montagna è un vero argomentoha dichiarato. Ci interroghiamo sui cambiamenti climatici e diciamo che ci sono aree che saranno particolarmente a rischio. Ad esempio, il sito Bérard, nell’Oisans. Si tratta di un’unica strada sempre più rischiosa (colata di fango, caduta di massi, ecc.). È pericoloso per i ciclisti e angosciante per noi, la comunità”.

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