Meurthe-et-Moselle: un anno dopo i disordini, la richiesta di aiuto di una città che presto sarà privata dell’assicurazione

Meurthe-et-Moselle: un anno dopo i disordini, la richiesta di aiuto di una città che presto sarà privata dell’assicurazione
Meurthe-et-Moselle: un anno dopo i disordini, la richiesta di aiuto di una città che presto sarà privata dell’assicurazione
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La città di Mont-Saint-Martin (Meurthe-et-Moselle) si ritroverà senza assicurazione a partire da luglio.

Duramente colpita dalle rivolte dell’estate scorsa, non ha trovato un assicuratore disposto a impegnarsi a proteggere i suoi edifici pubblici dopo il 30 giugno.

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L’1 p.m.

A Mont-Saint-Martin (Meurthe-et-Moselle), nessuno ha dimenticato le rivolte di giugno e luglio 2023. La città è oggi teatro di un’operazione “città morta” martedì 11 giugno. Il suo sindaco, Serge de Carli, volendo “mettere in guardia” sulla “brutta” situazione che vede la città rischiare di perdere l’assicurazione il 30 giugno: “Abbiamo deciso di reagire prima che fosse troppo tardi”Egli ha detto.

In seguito ai disordini che hanno colpito questa cittadina di 10.000 abitanti, al confine con il Lussemburgo, nei mesi di giugno e luglio 2023, l’assicuratore della città, Groupama, gli ha comunicato in agosto il mancato rinnovo del suo contratto assicurativo il 1° gennaio. È stata poi registrata una proroga di sei mesi, ma tale termine scade il 30 giugno. Per i residenti, interrogati nell’argomento TF1 sopra, sì “doppia punizione” : “Nessuno capisce questa posizione degli assicuratori”, disse uno di loro.

19 giorni per trovare una soluzione

È stata avviata una procedura di appalto pubblico tramite un bando di concorso, ma il comune non ha ricevuto risposta. Un problema che riguarda le aule saccheggiate che, oggi, simbolicamente non sono occupate. “Se cade un tetto o qualcosa del genere, come facciamo, visto che non c’è assicurazione?”chiede un residente nell’argomento delle 13:00. “I genitori non hanno corso il rischio di mandare i propri figli a scuola”. Senza assicurazione un negozio di alimentari solidale potrebbe chiudere, ne risentirebbe anche l’attività dell’ospedale, perché le nascite e le morti devono essere dichiarate all’anagrafe comunale.

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I rivoltosi avevano rotto tutto e la città stava per scadere il suo contratto di assicurazione. Le 30 auto comunali, i 150 dipendenti e i 35 edifici presto non saranno più assicurati: “Siamo messi in una situazione incredibile”, lamenta il sindaco Serge de Carli a TF1. Mont-Saint-Martin ha 19 giorni rimasti per trovare una soluzione. Altrimenti, deplora il consigliere comunale, “Chiudo tutto”.


La redazione di TF1info | Rapporto TF1: Guillaume Gruber e Vincent Ruckly

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