della politica e delle lunghezze – Libération

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Teatro

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La 35a notte di Molières trasmessa questo lunedì 6 maggio su France 2 non è sfuggita a poche lunghezze nonostante l’energia della comica Caroline Vigneaux. Report e palmares.

Ci aspettavamo parecchie cose, ma non che questa 35esima cerimonia di Molières iniziasse con una cover in fanfara (dei vigili del fuoco di Parigi) di un medley di canzoni pop (fiori di Miley Cyrus, Non iniziare adesso di Dua Lipa…), su cui precipita Caroline Vigneaux. “Facilmente”, come lei lo descrive. Quest’anno è questo ex avvocato diventato comico a prendere il posto della presentazione di Alexis Michalik sulla “nazione start-up”. Se la missione si rivela delicata – la cerimonia è spesso ostacolata dalla durata – il colore era già stato annunciato quando sono stati annunciati i candidati: “I vincitori sono avvisati, sarà loro vietato ringraziare i loro genitori, il loro regista, il loro produttore o la cugina Paulette.” Oltretutto la frase è dura, perché chi supera il minuto regolamentare dei ringraziamenti viene interrotto da Ernesto, cantante lirico un po’ kitsch. La parola d’ordine: niente “grazie”, ma aneddoti.

Rachida Dati rimproverata

Spargi la voce dedicando la cerimonia a Bernard Pivot, scomparso questo lunedì 7 maggio, che la festa abbia inizio: paillettes, fiocchi e fiocchi diversi, sia nella danza che sul palco durante i ringraziamenti – pa

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