il ritorno dei fondi in euro

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Assicurazione sulla vita: sempre e ancora

A marzo, secondo France Assureurs, l’assicurazione sulla vita ha confermato il buon inizio d’anno con una raccolta netta di 3,5 miliardi di euro, dopo quella di gennaio e febbraio (rispettivamente 2,4 e 3,4 miliardi di euro). La raccolta netta del mese di marzo 2024 è superiore a quella dello stesso mese dello scorso anno (470 milioni di euro) e alla sua media decennale (1,2 miliardi di euro). Il mese di marzo è generalmente un mese di successo per le assicurazioni sulla vita; negli ultimi dieci anni si sono osservati solo due deflussi: nel 2017 (-9 milioni di euro) e nel 2020 (-1,8 miliardi di euro a causa del confinamento covid).

Nell’intero primo trimestre del 2024 la raccolta netta ha raggiunto oltre 9,2 miliardi di euro, più di tre volte rispetto all’importo del 2023 (2,7 miliardi di euro).

Per la prima volta da novembre 2021, gli afflussi netti sono stati positivi per i fondi in euro +0,8 miliardi di euro, riflettendo un rinnovato interesse da parte degli assicurati. Tuttavia, per l’intero primo trimestre, gli afflussi netti nei fondi in euro sono stati negativi per 1,5 miliardi di euro. Per unità di conto, la raccolta netta a marzo è stata di 2,6 miliardi di euro. Per l’intero primo trimestre supera i 10,7 miliardi di euro.

Famiglie in modalità risparmio a lungo termine

A marzo 2024 i contributi lordi ammontavano a 15,7 miliardi di euro, in aumento di 1 miliardo di euro rispetto a marzo 2023. Gli investimenti in fondi euro sono aumentati del 17% mentre quelli in conto quote sono diminuiti dell’8%.

Nel complesso del primo trimestre, i contributi hanno raggiunto quasi 50 miliardi di euro (48,2 miliardi di euro), con i fondi in euro in crescita del 16% e le unità di conto in aumento del 12%. La quota dei contributi in unità di conto è pari al 35% per il mese di marzo e al 39% per il 1° mese.ehm trimestre 2024, in leggera flessione rispetto all’intero 2023 (41%)

Servizi in leggero calo grazie ai fondi in euro

Dopo un periodo di forte aumento, le prestazioni hanno registrato un calo grazie ai minori rimborsi dai fondi in euro. Il calo può essere spiegato dalla maggiore fiducia riposta nei fondi in euro. Negli ultimi mesi, le famiglie sono state tentate di trasferire parte dei loro fondi in euro verso contratti futures più redditizi. Inoltre, la debolezza delle transazioni immobiliari limita la necessità di contributi da parte delle famiglie.

A marzo 2024 le prestazioni sono diminuite di 2 miliardi di euro rispetto a marzo 2023, a 12,2 miliardi di euro. Questo calo riguarda principalmente il sostegno all’euro. Nei primi tre mesi dell’anno le prestazioni sono diminuite di 0,3 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, attestandosi a 39,0 miliardi di euro. I riacquisti rappresentano il 58% dei benefici, un rapporto identico a quello del 2023 nel suo complesso.

Un importo eccezionale da record

Le assicurazioni sulla vita in circolazione si avvicinano gradualmente alla soglia dei 2.000 miliardi di euro. A fine marzo ammontava a 1.965 miliardi di euro, sostenuto dal buon incasso e apprezzamento delle unità di conto legato al buon andamento dei mercati finanziari.

Le assicurazioni sulla vita riacquistano colore

Negli ultimi mesi le assicurazioni sulla vita sono diventate più attraenti. Dal 2022, il primo investimento delle famiglie è messo in discussione dai conti di risparmio regolamentati (Livret A, LDDS) e dai contratti futures. Questi prodotti, che beneficiano, come i fondi in euro, della garanzia del capitale, hanno offerto rendimenti più elevati. I prodotti di risparmio a breve termine sono diventati, a causa del rapido aumento dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea, meglio remunerati rispetto ai prodotti a lungo termine come le assicurazioni sulla vita. L’aumento dei tassi a lungo termine e la fine di quello dei tassi guida rendono gradualmente possibile il ritorno alla gerarchia logica dei tassi. L’assicurazione sulla vita dovrebbe pertanto, nei prossimi mesi, mantenere il suo slancio, soprattutto perché le famiglie hanno una notevole liquidità da riallocare. La riduzione dei tassi praticati sui contratti futures in previsione delle future decisioni delle banche centrali dovrebbe, infatti, giocare a favore dei fondi in euro. L’assicurazione sulla vita beneficia finalmente del mantenimento di un tasso di risparmio elevato in Francia, tasso che per il momento rimane superiore al livello pre-crisi sanitaria.

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