Atos: creditori e banche hanno presentato un’offerta congiunta di rifinanziamento | TV5MONDE

Atos: creditori e banche hanno presentato un’offerta congiunta di rifinanziamento | TV5MONDE
Atos: creditori e banche hanno presentato un’offerta congiunta di rifinanziamento | TV5MONDE
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I creditori e le banche del gigante informatico francese Atos hanno inviato un’offerta di rifinanziamento congiunta al gruppo, gravato da un pesante debito e privo di nuovi soldi per mantenere la sua attività, ha detto sabato all’AFP una fonte vicina.

L’ex ammiraglia della “French Tech”, che dovrà essere uno dei pilastri tecnologici dei Giochi di Parigi di quest’estate, ha annunciato lunedì di aver bisogno di 1,1 miliardi di euro di liquidità per le sue attività nel 2024-2025 e di voler ridurre il suo debito lordo del 3,2 miliardi di euro, ovvero circa 5 miliardi.

Aveva dato tempo ai suoi creditori fino a venerdì per presentare proposte di rifinanziamento.

“Le banche e gli obbligazionisti (i creditori, ndr) hanno presentato un’offerta congiunta”, ha annunciato all’AFP una fonte vicina ai detentori del debito di Atos, aggiungendo che “hanno sostenuto il gruppo e gli hanno fornito la liquidità necessaria”.

Secondo la stessa fonte, questa proposta congiunta “può essere perfettamente compatibile” con l’arrivo di un investitore di riferimento, se “rientra nell’offerta dei creditori”.

Nessun altro dettaglio su questa offerta, rivelata da La Tribune, è stato ancora rivelato.

Contattato dall’AFP, Atos non ha reagito immediatamente.

Lo Stato ha espresso il suo interesse lo scorso fine settimana inviando una lettera di intenti al gruppo, per indicare il suo interesse per le sue attività sovrane, un’iniziativa che Atos ha detto di aver accolto con “soddisfazione”.

Le attività nel mirino dell’esecutivo riguardano, tra gli altri, i supercomputer utilizzati per la deterrenza nucleare e prodotti per la sicurezza informatica. Bercy aveva anche indicato che il governo voleva unire altri attori francesi al suo approccio.

La sua richiesta è stata ascoltata dalla società francese Chapsvision, specialista nell’analisi dei dati, che venerdì è entrata nel caso dichiarandosi interessata ad alcune delle attività prese di mira dallo Stato, in particolare la filiale MCS che comprende ad esempio il sistema di sicurezza delle comunicazioni reti a bordo dell’aereo Rafale “F4” di Dassault.

Martedì, Talete ha anche suggerito che le stesse attività potrebbero interessarlo.

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