L’indistruttibile sonda Voyager 1 è di nuovo pienamente operativa

L’indistruttibile sonda Voyager 1 è di nuovo pienamente operativa
L’indistruttibile sonda Voyager 1 è di nuovo pienamente operativa
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“Tutti possiamo tirare un sospiro di sollievo”esclama Space.com. “La sonda Voyager 1 della NASA è di nuovo pienamente operativa e i suoi quattro strumenti scientifici sono in grado di inviare dati utilizzabili sulla Terra”specifica il sito.

Diversi mesi dopo si è verificato un grave problema al computer “suona la campana a morto per la Voyager 1, che per quasi mezzo secolo ha fornito dati su pianeti lontani e sui confini più remoti del sistema solare”La NASA ha annunciato questa settimana di aver rimesso in funzione la leggendaria navicella spaziale, precisa il New York Times.

“Da quando il problema è emerso a novembre, gli ingegneri hanno lavorato per diagnosticare e risolvere il problema, un processo lungo e noioso complicato dal fatto che occorrono quasi due giorni per inviare e ricevere informazioni dalla Voyager 1”.osserva il quotidiano americano.

La sonda, il primo oggetto costruito dall’uomo ad entrare nello spazio interstellare (nel 2012), si trova attualmente a più di 25 miliardi di chilometri dalla Terra. È stato lanciato – con la sua gemella Voyager 2 – nel 1977 per esplorare i pianeti più distanti del nostro sistema solare: Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Una volta compiuta la sua missione, continuò il suo viaggio verso le profondità dell’universo.

“Sfidare le aspettative”

A novembre, il venerabile velivolo ha iniziato a inviare dati incomprensibili alla Terra, invece della solita litania binaria di 0 e 1. Gli ingegneri sono stati in grado di identificare il chip difettoso responsabile del problema, disattivarlo e programmarne un altro per garantire la trasmissione dei dati .

La NASA riceve quindi nuovamente le preziose letture della missione “sulle onde del plasma, sui campi magnetici o sulle particelle spaziali”spiegare Il limite.

La nuova vita della sonda potrebbe comunque “essere di breve durata”Perché “La NASA aveva precedentemente stimato che i generatori nucleari sulla Voyager 1 e sulla Voyager 2 rischiavano di morire intorno al 2025”purtroppo tempera il New York Times.

“Ma Voyager 1 ha già dimostrato di poter sfidare tutte le aspettative”, scivola il quotidiano. La NASA, alla quale la missione ha già offerto molto più del previsto, spera solo una cosa: che le due Voyager possano raggiungere il loro cinquantesimo anniversario nel 2027.

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