Noereddine Djoudi, ieri, al Forum APS: “L’Algeria lavora per la consacrazione del diritto alla libertà per tutti i popoli africani”

Noereddine Djoudi, ieri, al Forum APS: “L’Algeria lavora per la consacrazione del diritto alla libertà per tutti i popoli africani”
Noereddine Djoudi, ieri, al Forum APS: “L’Algeria lavora per la consacrazione del diritto alla libertà per tutti i popoli africani”
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Ospite ieri della 5a edizione del Forum dell’Agenzia di Servizio Stampa dell’Algeria (APS), dedicato a “Il posto centrale dell’Algeria in Africa”, Noereddine Djoudi, mujahid, ex diplomatico e presidente dell’Associazione Internazionale degli Amici della Rivoluzione Algerina , ha sostenuto che “la diplomazia algerina ha riconquistato, sotto la guida del presidente Tebboune, le sue prestazioni e il suo posto storico, fedele ai suoi principi immateriali di difesa delle giuste cause”.

Ha ricordato, a questo proposito, che il Presidente della Repubblica “ha cercato con i suoi orientamenti di rafforzare l’appartenenza africana dell’Algeria, attraverso l’attivazione di un’azione diplomatica per consentire all’Algeria di riconquistare il suo posto naturale in Africa come soggetto essenziale e strategico.

Il rafforzamento di questa appartenenza “si è concretizzato a più livelli, in particolare attraverso il sostegno a progetti di sviluppo in diversi paesi africani fratelli attraverso l’Agenzia algerina per la cooperazione internazionale per la solidarietà e lo sviluppo e la realizzazione di veri e propri progetti infrastrutturali integrati a livello regionale e continentale”, Egli ha detto.

Inoltre, ciò che l’Algeria sta facendo oggi come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza segna il “ritorno in forza” della diplomazia algerina alla ribalta sulla scena internazionale, basata sulla convinzione che “la difesa delle giuste cause è un nobile principio dal quale l’Algeria non si discosterà mai”, ha osservato Djoudi, sottolineando il dinamismo senza precedenti che l’Algeria ha dato al Consiglio di Sicurezza.

L’ospite del Forum APS ha spiegato, nel frattempo, che la voce dell’Algeria nel Consiglio di Sicurezza rappresenta “la voce di tutta l’Africa e di tutti i paesi arabi”, sottolineando che l’Algeria “difende i valori umanisti, il diritto alla vita e i principi di giustizia e di pace, attraverso un’opera instancabile a favore della consacrazione del diritto alla libertà per tutti i popoli africani, in particolare per il popolo Saharawi”.

Difendere il diritto alla libertà delle persone

Djoudi ha ricordato, nel suo discorso, anche un aspetto della storia della diplomazia algerina, che rimane, ha detto, “fedele ai suoi principi basati sul sostegno alle cause giuste e al diritto dei popoli all’autodeterminazione. La diplomazia algerina è sempre stata “un’arma per difendere l’identità e i principi del Paese e il diritto delle persone alla libertà e alla dignità”, ha sottolineato.

Notando che la diplomazia attuale è “strettamente legata” alla “diplomazia della Rivoluzione”, che “ha portato la voce dell’Algeria nei forum internazionali e ha messo in luce la sua identità e l’autenticità del suo popolo”, Djoudi ha ricordato che oltre alle “armi e la mobilitazione del popolo in tutto il paese, la Rivoluzione di Liberazione Nazionale ha posto l’azione diplomatica al centro delle sue priorità”.

L’ex diplomatico ha quindi sottolineato l’importanza della “solidarietà internazionale” con l’Algeria in quel momento di fronte alla propaganda francese, che faceva credere all’opinione pubblica internazionale che l’Algeria fosse “una parte inseparabile della Francia. E per spiegare che per contrastare questa propaganda, in diverse capitali del mondo è stata condotta l’azione della diplomazia della Rivoluzione, con l’obiettivo di dimostrare che l’Esercito di Liberazione Nazionale (ALN) era “composto da mujaheddin e rivoluzionari e non da briganti”. come ha trasmesso il colonizzatore.

Riferendosi al periodo post-indipendenza, Djoudi ha sottolineato l’attaccamento del defunto presidente Houari Boumediene alla “dimensione araba e africana dell’Algeria”, accogliendo con favore il suo impegno in termini di “sostegno alla lotta dei popoli sotto il giogo coloniale e sotto l’apartheid. Ha ricordato, a questo proposito, che il leader sudafricano Nelson Mandela ha affermato di essersi ispirato ai valori della lotta algerina nella sua lotta contro il regime di apartheid nel suo paese.

La diplomazia algerina, infatti, ha sempre ispirato i vari movimenti di liberazione in Africa e nel mondo e, fedele ai suoi principi, difende oggi il diritto dei popoli all’autodeterminazione, a immagine del popolo Saharawi, ha sostenuto il primo. diplomatico, dicendosi orgoglioso dell’attuale ruolo della diplomazia algerina nel Consiglio di Sicurezza a favore del popolo palestinese.

I mujahid hanno anche insistito sul ruolo che spetta ai media nazionali nella difesa degli interessi e delle posizioni dell’Algeria, soprattutto di fronte “all’attuale disinformazione senza precedenti su scala globale”, accogliendo, a questo proposito, “il ruolo centrale e importante” dell’APS in questa battaglia mediatica.

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