Max Boublil va in prigione in una commedia sociale e sensibile: perché bisogna vedere Neuilly-Poissy – Cinema News

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Questo 8 maggio al cinema, ritrovate Max Boublil in un film che ha fatto ridere quanto piangere il pubblico dell’Alpe d’Huez. Portato dal suo messaggio di speranza e dal suo umorismo intelligente, Neuilly-Poissy si rivela la bella sorpresa di questo mese di maggio. Messa a fuoco.

Di cosa parla?

Intrigante e chiacchierone, in bilico tra i suoi fiorenti affari e la sua vita familiare appagante, Daniel è un uomo realizzato. Ma in seguito ad un’appropriazione indebita di denaro, ha dovuto scambiare da un giorno all’altro il suo lussuoso appartamento a Neuilly con una cella di 9 m2 nel carcere di Poissy. In giacca e cravatta, in tuta e ciabatte, la caduta è brutale. Daniel si ritrova perso in un ambiente di cui non conosce i codici. Ma senza contare la sua chiacchierata, il suo umorismo e il suo innato senso di intraprendenza…

evasione

È una bella sorpresa che gli spettatori sono invitati a scoprire dall’8 maggio al cinema. Presentato per la prima volta durante la 27a edizione del Festival dell’Alpe d’Huez lo scorso gennaio, Neuilly-Poissy ha catturato il cuore del pubblico scatenando risate e lacrime. Diretta da Grégory Boutboul, al quale dobbiamo le sceneggiature di Public Friends, 30 Days Max e Andy, questa commedia ci immerge nella storia di Daniel.

Interpretato al meglio da Max Boublil, questo self-made man, proprietario di una catena di ristoranti di successo, vede la sua vita da sogno trasformarsi in un incubo quando si ritrova imprigionato. Un universo carcerario che stava a cuore al cineasta, lui che si lasciava cullare dai film del genere, ma che questa volta ha voluto infondervi la comicità.

Copyright G.Boutboul – LATIKA 2024

Ho sempre amato i film carcerari – I fuggitivi, Nel nome del padre O un profeta – e sognavo di realizzare la mia, anche se dovesse essere una commedia, un genere in cui mi identifico come autorelui spiega. Così ho iniziato a fare le mie ricerche leggendo libri di direttori di carceri, guardie e detenuti e mi sono imbattuto nella testimonianza di un cappellano ebreo che ha raccontato di come si è ritrovato a celebrare la Pasqua ebraica con detenuti ebrei, musulmani o Sfiletti Mi sono detto che avevo il mio punto di partenza…

Partendo dalla pura tradizione dei lungometraggi comici con linee incisive e personaggi caratteristici e accattivanti, Neuilly-Poissy trova la sua forza nel modo di affrontare un tema delicato, quello delle comunità. Portando uno sguardo nuovo e delicato su questo tema molto delicato, il film si rivela come un inno alla fraternità e alla condivisione, e ci permette di sperare e persino intravedere una riconciliazione tra le religioni.


Copyright G.Boutboul – LATIKA 2024

Eppure una sfida davvero complicata da raccogliere, soprattutto alla luce dell’attualità. “La scrittura mi ha richiesto diversi anni. Ciò che è molto inquietante è che ci sia stato un prima e un dopo il 7 ottobre 2023ricorda Grégory Boutboul. Ciò che le persone che hanno già visto il film ci dicono è che fa loro bene portando un po’ di prospettiva e umorismo in questo clima di tensione intercomunitaria. Ognuno si prende ciò che merita, non esiste un trattamento di favore e ciò che alla fine domina è il concetto di fraternità…

Al di là della finezza della scrittura e della singolarità del tono, Neuilly-Poissy si distingue per la sua intonazione. Di fronte a Max Boublil, troviamo Steve Tientcheu e Malik Amraoui che illuminano lo schermo, così come Mélanie Bernier, Claudia Tagbo, Gérard Darmon e Gérard Jugnot.

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Copyright G.Boutboul – LATIKA 2024

Neuilly-Poissy, attualmente ed esclusivamente al cinema.

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