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“Le nostre montagne francesi”, “Spero, continueranno a ispirarci”, ha lanciato lunedì con parole liriche il presidente francese accogliendo il suo omologo cinese a Parigi per la prima volta dal 2019.
La tappa pirenaica potrebbe, secondo la delegazione francese, favorire “uno scambio franco e amichevole” su questi temi spinosi. L’idea è quella di infrangere l’imponente protocollo che accompagna il minimo movimento del numero uno cinese.
Martedì i due parleranno più direttamente della guerra in Ucraina o dei disaccordi commerciali. Emmanuel Macron ha invocato un “quadro di concorrenza leale”, congratulandosi al termine dei colloqui per aver protetto il cognac francese dalla minaccia delle tasse doganali cinesi “provvisorie”.