Jean-Luc Mélenchon vuole vedere “bandiere palestinesi ovunque” nelle università francesi a partire dall’8 ottobre

Jean-Luc Mélenchon vuole vedere “bandiere palestinesi ovunque” nelle università francesi a partire dall’8 ottobre
Jean-Luc Mélenchon vuole vedere “bandiere palestinesi ovunque” nelle università francesi a partire dall’8 ottobre
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Jean-Luc Mélenchon vuole vedere le bandiere palestinesi ovunque nelle università francesi. Venerdì, il leader della France insoumise ha chiesto di collocarli “dove possibile”, in reazione alla circolare del ministro Patrick Hetzel, nuovo ministro dell’Istruzione superiore, sul “mantenimento dell’ordine” nelle università alla vigilia del 7 ottobre, anniversario dell’attacco di Hamas in Israele.

Ricordiamo che Patrick Hetzel ha giustificato la sua decisione in seguito ad una serie di manifestazioni filo-palestinesi a Sciences Po e all’Istituto di lingue orientali. Secondo lui, queste azioni vanno “contro i principi di neutralità e laicità”. “È un abuso di potere”, ha affermato Jean-Luc Mélenchon durante un incontro politico a Parigi. Il ministro “dice che poiché l’università è laica, non bisogna parlare di Gaza”, ma “parlare di geopolitica non è un attacco alla laicità”, ha spiegato.

Invito all’insubordinazione!

“Chiedo ai giovani studenti di ribellarsi, di non accettare questo divieto”, ha continuato Jean-Luc Mélenchon, obiettando che “all’università si parla di cittadini adulti che sono adulti. […] quindi dicono quello che vogliono, perché siamo in un Paese libero”. “Quindi consiglio che dall’8 (ottobre) mettiamo le bandiere palestinesi ovunque possiamo, in modo che questa persona non abbia l’ultima parola”, ha detto riferendosi a Patrick Hetzel.

Il leader della LFI ha anche suggerito di issare la bandiera del Libano. “L’esercito libanese non dispone di mezzi di combattimento e non ha la possibilità di proteggere i propri confini”, ha lamentato, giudicando che “è un’ipocrisia totale dire che Hezbollah costituisce un problema”. “Hezbollah è una componente del popolo libanese e non spetta a noi decidere chi è una componente buona e chi è cattiva”, ha insistito, concludendo che “il popolo libanese ha diritto alla sovranità sul suo territorio”.

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