“Un pesce di un metro, lo ricorderemo per tutta la vita”: a Ille-et-Vilaine, è di nuovo aperta la pesca al luccio

“Un pesce di un metro, lo ricorderemo per tutta la vita”: a Ille-et-Vilaine, è di nuovo aperta la pesca al luccio
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Due pesci per pescatore al giorno, minimo 60 cm : sono queste le due regole d’oro della pesca al luccio, che si trova soprattutto nei fiumi e negli stagni della regione. “È troppo” stima Jérémy Grandière, presidente della federazione dipartimentale della pesca dell’Ille-et-Vilaine. Pur essendo un appassionato di pesca al luccio, è estremamente attento alla preservazione della biodiversità: “siamo noi pescatori a proteggere la specie” lui dice. “Siamo presi per approfittatori, ma acquistiamo appositamente appezzamenti di terreno soggetti ad inondazioni per favorire la riproduzione e garantire il rinnovamento della specie”.

Una finestra di cattura

Nell’Ille-et-Vilaine come nel Morbihan, la federazione ha addirittura messo in atto un sistema più severo della normativa nazionale riguardante il luccio: in 11 settori delimitati (5 nel Morbihan, 6 nell’Ille-et-Vilaine), i pescatori devono rispettare un “finestra di cattura”. Vale a dire, non uscire pescare solo tra 50 e 70 cm. L’obiettivo è lasciare i soggetti più grandi, quelli che porteranno più uova, nel loro ambiente naturale.

Esche dure, morbide, imitazione di rana o fluorescenti: tutti i mezzi sono buoni per attirare il luccio ©Radio Francia
Matilde Cariou

Questo fine settimana Jeremy è venuto a pescare con i suoi figli, ai quali trasmette consigli, entusiasmo e responsabilità. La più piccola Jeanne non ha intenzione di riportare con sé il pesce che ha pescato: “puoi portarlo, fotografarlo e accarezzarne le squame.”.. prima di rimetterlo in acqua.

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