Costa d’Avorio: gli ex fascisti condannano l’omicidio dello studente Agui e si rammaricano che gli appelli di Kambou Sié non siano stati ascoltati

Costa d’Avorio: gli ex fascisti condannano l’omicidio dello studente Agui e si rammaricano che gli appelli di Kambou Sié non siano stati ascoltati
Costa d’Avorio: gli ex fascisti condannano l’omicidio dello studente Agui e si rammaricano che gli appelli di Kambou Sié non siano stati ascoltati
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© Koaci.com – venerdì 4 ottobre 2024 – 10:31

Ahipeaud Marziale et Kambou Sié (DR)

Gli ex fascisti reagiscono finalmente all’assassinio dello studente Agui Mars Aubin Déagoué, alias “ Mago Generale », 49 anni, Master 2, opzione inglese.

L’Unione Nazionale degli Ex-Alunni della Federazione Studentesca e Scolastica della Costa d’Avorio (UNA-FESCI), condanna con la massima energia questo crimine atroce in una nota consultata questo venerdì 4 ottobre 2024 da KOACI.

Il suo presidente Ahipeaud Marzialesi congratula con la Polizia Nazionale per la prontezza con cui ha reagito a questa situazione.

“Il nostro motto è sempre stato convincere con la forza dell’argomento e non con l’argomento della forza. UNA-FESCI si inchina davanti ai resti del compagno Agui Mars Aubin Déagoué, così come a tutte le vittime della violenza che ha provocato la morte di uomini”, constata l’ex segretario generale della FESCI.

Nell’auspicio che venga fatta rapidamente luce sulla situazione, l’UNAFESCI desidera ricordare che il Segretario Generale Nazionale Kambou Siéregolarmente eletto nel corso di un congresso ordinario inclusivo e pacifico, nel dicembre 2023, ha denunciato in numerose occasioni e attraverso diversi canali, la situazione di ingerenza e la volontà di controllo da parte di oscure mani esterne del movimento da lui guidato.

“Questi appelli avrebbero permesso di evitare, se fossero stati ascoltati, questa spirale mortale irreversibile. Inoltre, l’UNAFESCI richiede calma e moderazione. Chiede a tutti di evitare qualsiasi azione che possa interrompere i procedimenti legali in corso e impedire che la verità venga alla luce. Intervenendo lo scorso dicembre per aiutare l’organizzazione del congresso, era ben noto il nostro obiettivo, quello di evitare un’escalation di violenza”, prosegue l’organizzazione, che ribadisce la sua disponibilità a contribuire, se necessario, a qualsiasi processo di ricerca della pace e della stabilità nelle scuole e nelle scuole. università.

“Abbiamo perso uno di noi, uno studente, un attivista del Fesci. Ne abbiamo altri in custodia. Gli studenti sfrattati dai complessi residenziali di Cocody vagano per le strade di Abidjan senza sapere dove lasciare gli zaini. Alcuni non hanno parenti ad Abidjan. Il nostro dolore è grande. Ma il nostro augurio è che questa situazione venga risolta il più presto possibile dalla giustizia affinché, una volta ristabilito l’ordine e fatta giustizia, ognuno prenda il suo posto, imparando la lezione di questa ennesima crisi che non conviene a nessuno”, conclude il Presidente della l’UNA-FESCIAhipeaud Marziale Giuseppe.

Donatien Kautcha, Abidjan

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