Arriva nella Repubblica Centrafricana il vaccino antimalarico R21: aggiornamento sanitario settimanale

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(Agence Ecofin) – Questa settimana notizie sanitarie in Africa: la Repubblica Centrafricana riceve una grande scorta del vaccino antimalarico R21, mentre il Madagascar riporta statistiche significative sui casi di malaria nel 2023. In Nigeria, lieve diminuzione dei casi di febbre Lassa è stato registrato, mentre il Sud Africa ha confermato un caso di mux. Infine, nella RDC, la provincia di Kwilu sta innovando con la creazione di un centro di intelligence epidemiologica, per anticipare e gestire in modo più efficace le crisi sanitarie.

La Repubblica Centrafricana riceve uno stock del vaccino antimalarico R21

Nel continente, la Repubblica Centrafricana ottiene a sua volta uno stock del vaccino antimalarico R21/Matrix-M. L’UNICEF annuncia di aver consegnato ieri, giovedì 24 maggio, più di 43.000 dosi di vaccino anti-malaria via aereo nella capitale Bangui, a cui seguiranno più di 120.000 dosi nei prossimi giorni.

L’iniziativa, sostenuta dalla Global Vaccine Alliance Gavi e dall’OMS, mira a rafforzare la prevenzione contro questa malattia parassitaria.

R21, raccomandato dall’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite per i bambini che vivono in aree endemiche, si unisce ora al vaccino RTS,S attualmente utilizzato in diversi paesi.

La Repubblica Centrafricana è anche il primo paese a ricevere il vaccino R21 da utilizzare nella vaccinazione di routine dei bambini. Più in generale, questa distribuzione di vaccini contro la malaria fa parte dei programmi nazionali di controllo della malaria, con paesi come il Ciad, la Costa d’Avorio, la Repubblica Democratica del Congo e altri che si preparano a ricevere spedizioni di vaccini R21.

Madagascar: 2,8 milioni di casi di malaria nel 2023

In Madagascar, nel 2023 sono stati registrati 2,8 milioni di casi di malaria, secondo gli ultimi dati rivelati durante la celebrazione globale della lotta contro questa malattia a Morondava (regione di Menabe). Questo dato colloca la malaria come il secondo motivo di consultazione e la terza causa di mortalità a livello ospedaliero nel paese, indica Midi Madagasikara.

La regione di Menabe, particolarmente colpita, è al quinto posto tra le zone più colpite del Madagascar. Il governo malgascio, nel suo piano strategico nazionale 2023-2025, mira a dimezzare il tasso di mortalità dovuto alla malaria entro il 2025, e sta intensificando gli sforzi per l’eliminazione di questa malattia nei distretti dove la trasmissione è inferiore all’1%. Gli sforzi includono anche l’incoraggiamento degli uomini ad accompagnare le loro partner per le consultazioni prenatali e a seguire un trattamento preventivo mensile.

Nigeria: leggera riduzione della febbre di Lassa

In Nigeria, 12 nuovi casi confermati e un decesso dovuti alla febbre di Lassa sono stati registrati in tre stati della federazione, nell’arco di una settimana, dal 29 aprile al 5 maggio 2024, secondo l’ultimo rapporto del Centro nigeriano per il controllo e la prevenzione della febbre di Lassa. Malattie (NCDC). Ciò segna un leggero calo dei casi, da 14 a 12, rispetto alla settimana precedente, compreso un operatore sanitario. Secondo il rapporto, il 63% dei casi proviene dagli stati di Ondo, Edo e Bauchi.

Si noti che la malattia virale emorragica acuta colpisce principalmente individui di età compresa tra 31 e 40 anni, che viene trasmessa da roditori infetti o per contatto diretto con persone contaminate. Di fronte a questa situazione, è stato attivato il sistema nazionale di gestione degli incidenti legati alla febbre di Lassa, multipartner e multisettoriale, per coordinare la risposta a tutti i livelli. Nel Paese dell’Africa occidentale, l’NCDC evidenzia anche le sfide legate alla presentazione tardiva dei casi e al basso comportamento nella ricerca di cure mediche, esacerbato dagli alti costi di trattamento e dalle cattive condizioni di salute.

Sud Africa: un caso di mux

In Sud Africa, il Ministero della Sanità ha recentemente confermato un caso di vaiolo delle scimmie (vaiolo delle scimmie), sollecitando al contempo una maggiore vigilanza da parte del pubblico. Il paziente, un uomo di 35 anni residente a Gauteng, è risultato positivo il 9 maggio 2024. La diagnosi iniziale fatta dal Lancet Laboratory è stata confermata dall’Istituto nazionale delle malattie trasmissibili (NICD).

Il Mpox è una malattia virale rara trasmessa dal virus del vaiolo delle scimmie (MPXV), caratterizzata da un’eruzione cutanea dolorosa, ingrossamento dei linfonodi e febbre. Sebbene la maggior parte delle persone infette guarisca completamente, alcune possono sviluppare sintomi gravi. Il paziente affetto non ha una storia di viaggi recenti in paesi in cui si è verificata un’epidemia della malattia. Ricordiamo che dal 2023 nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) è in corso un’epidemia di mpox, dovuta principalmente a un ceppo distinto di MPXV, clade I, noto per la sua elevata virulenza e un tasso di mortalità più elevato rispetto al clade II associato a epidemie globali. Una nuova variante, denominata “clade 1b”, è apparsa nell’aprile 2024 nell’enclave mineraria di Kamituga nella RDC, presentando una maggiore trasmissibilità, principalmente attraverso il contatto sessuale.

RDC: la provincia di Kwilu dotata di un centro di intelligence epidemiologica

La provincia di Kwilu nella Repubblica Democratica del Congo ha inaugurato un centro di intelligence epidemiologica a Bandundu, un importante passo avanti per la sorveglianza sanitaria. Il dottor Jean-Paul Matela, capo della divisione sanitaria provinciale, ha presentato questo nuovo dispositivo tecnologico lunedì 21 maggio 2024, secondo Radio Okapi. Il centro, dotato di tablet e computer di ultima generazione, è progettato per raccogliere, analizzare ed elaborare in tempo reale le informazioni sanitarie provenienti da tutte le aree sanitarie della provincia. Operando ininterrottamente, la struttura impiegherà sette persone formate per gestire questa infrastruttura chiave, garantendo una risposta rapida alle emergenze sanitarie pubbliche. Questa iniziativa, sostenuta da Santé Monde, con il sostegno finanziario della Banca Mondiale, mira a rafforzare il sistema di sorveglianza in atto, in particolare attraverso la piattaforma Ewars, per una gestione efficace di epidemie come il morbillo recentemente segnalate nelle aree di Bagata e Sia.

Africa CDC al Congresso mondiale sui vaccini a Washington

L’Africa CDC (Centri dell’Unione africana per la sorveglianza e la prevenzione delle malattie) era presente il mese scorso al Congresso mondiale sui vaccini negli Stati Uniti.

Questo evento ha offerto all’organizzazione panafricana l’opportunità di impegnarsi in una serie di attività strategiche, tra cui una tavola rotonda, sessioni di discussione e uno stand espositivo. La tavola rotonda, organizzata in collaborazione con la Fondazione Mastercard, ha evidenziato l’urgenza di sviluppare una forza lavoro qualificata per la ricerca e lo sviluppo di vaccini nel continente.

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Gli esperti hanno evidenziato la necessità di finanziamenti innovativi e di un maggiore coordinamento per superare i deficit di ricerca e sviluppo e di produzione. Hanno inoltre chiesto di promuovere la localizzazione della catena del valore della ricerca e sviluppo, sottolineando l’importanza dei partenariati e dello sviluppo delle capacità. Le discussioni si sono concentrate anche sull’importanza dei vaccini nella lotta alla resistenza antimicrobica (AMR), evidenziando la necessità di aumentare la produzione locale di vaccini pertinenti. Allo stesso tempo, sono stati discussi gli sforzi per rafforzare le catene di approvvigionamento sanitario per la produzione regionale in Africa, evidenziando l’importanza dei partenariati pubblico-privato.

Nel complesso, il Congresso ha attirato circa 4.000 partecipanti, tra cui 450 relatori e 250 espositori.

Ayi Renaud Dossavi

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