Accuse che non sono piaciute ai principali interessati che hanno quindi vietato l’ingresso nel Paese al governatore, evidenziando “la propensione di Noem all’esagerazione e alla mancanza di rispetto per i nativi americani”, come riportato dal Washington Post. Punti che sollevano serie preoccupazioni sul suo futuro ruolo federale. “È chiaro che i cartelli vendono droga a privati e intermediari e vengono trasportati nel Sud Dakota. Ma non esiste una presenza reale nello Stato e tanto meno sulle riserve. Avevamo la sensazione che stesse usando la negatività per ottenere visibilità e attirare più attenzione su di sé in modo che qualcuno come Donald Trump la notasse.ha risposto Ryman LeBeau, presidente della tribù Sioux del fiume Cheyenne. Per Wayne Ducheneaux, ex rappresentante del Cheyenne River Sioux Tribal Council, il divieto di accesso alle terre tribali è “una mossa molto significativa… che è in gran parte dovuta al disprezzo del governatore Noem per la sovranità tribale e alla mancanza di comprensione di come funzionano i confini. “Non ha una conoscenza fondamentale di come lavorare oltre qualsiasi tipo di confine, che si tratti del confine degli Stati Uniti con il Messico o delle nazioni indigene del suo stesso stato.”
Trump nomina un trio di sostenitori della linea dura contro l’immigrazione: promesse “irrealistiche”?
Brendan Johnson, ex avvocato americano nel South Dakota, ha affermato che le accuse sono assurde e mostrano una mancanza di comprensione degli aspetti economici del traffico di droga di Noem. “Queste piccole comunità non sono obiettivi redditizi per un cartello. Non avrebbe senso per loro creare una sorta di impero commerciale nella riserva“, spiega.
Noem è conosciuto come un forte difensore di Donald Trump e condivide la sua lotta contro l’immigrazione. Sebbene il suo Stato si trovi a circa 2.500 chilometri dal confine meridionale, nel 2021 lancerà un’importante campagna contro l’immigrazione clandestina. Ha anche inviato truppe della Guardia Nazionale nello stato del Texas, una missione che costerà più di 3 milioni di dollari (di cui uno donato da un miliardario del Tennessee, secondo il Washington Post, ndr).
Chi è Greg Abbott, il governatore del Texas, che sfida Joe Biden con il suo muro anti-migranti
Kristi L. Noem era apparsa di recente nelle notizie. Dovrebbe diventare la vicepresidente di Donald Trump, ma alla fine si è trovata coinvolta in uno scandalo con la pubblicazione del suo libro autobiografico. Nelle sue memorie, ha ammesso di aver sparato al suo stesso cane a sangue freddo. Una rivelazione che ha scioccato molti americani. Era stata anche oggetto di scherno dopo aver scritto diverse bugie. Ha menzionato, ad esempio, un incontro con il leader nordcoreano Kim Jong Un, che però non ha mai avuto luogo. Ha anche affermato di aver rifiutato un incontro con Emmanuel Macron dopo “un commento molto pro-Hamas e anti-israeliano”. L’Eliseo spiega poi che non è previsto alcun incontro.
Un governatore repubblicano chiede l’uccisione del comandante, il pastore tedesco di Joe Biden