Euro 2024: La vittoria della Svizzera ma soprattutto quella di Murat Yakin

Euro 2024: La vittoria della Svizzera ma soprattutto quella di Murat Yakin
Euro 2024: La vittoria della Svizzera ma soprattutto quella di Murat Yakin
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Eroe dell’entrata in corsa della squadra svizzera a Euro 2024 dopo la vittoria per 3-1 a spese dell’Ungheria a Colonia, Murat Yakin domenica è al centro dell’attenzione sui giornali.

“È andato a salutare i tifosi presenti sugli spalti prima della partita e, dopo, ha potuto sfoggiare lo stesso sorriso, orgoglioso del suo risultato”, scrive Sébastien Buron, inviato speciale de “L’Equipe”, che ricorda i mandati a sorpresa di Kwadwo Duah e Michel Aebischer. Il solito centrocampista centrale del Bologna aveva una missione ibrida. Pistone sinistro in fase difensiva, ha dovuto ricentrarsi in fase di possesso palla. Il risultato: un successo totale.”

Fedele a se stesso, Murat Yakin non ha esitato a seguire le sue convinzioni, anche a costo di fallire come ha fatto contro il Portogallo ai Mondiali. “La Svizzera ha il vantaggio di aver tolto i dubbi che la circondavano. Murat Yakin emerge come il grande vincitore: al di là delle scelte e della baraka che le accompagna, è necessario per chiunque voglia tracciare un destino in questo Euro, osserva Daniel Visentini in “Le Matin Dimanche”. Ha preso dei rischi, ed è a sua immagine: ha provato a sorprendere Duah e Aebischer. Ha funzionato, ha vinto. E pensava che sarebbe stato il bersaglio di tutto il risentimento se fosse diventato acido.

Nella “NZZ”, Stephan Ramming evidenzia le dichiarazioni del tecnico ungherese Marco Rossi a fine partita. “Non avevamo soluzione nel primo tempo perché Aebischer giocava a sinistra”, si legge. Nel gergo, fuori allenamento significa essere battuti dall’allenatore avversario. Per Yakin, un simile complimento è forse l’elogio più alto che possa ricevere”.

In un commento alla versione tedesca di “Blick”, Sebastian Wendel si lascia addirittura applaudire. “Bravo Murat! L’allenatore del Nati ha sorpreso tutti con le sue scelte e ha battuto in astuzia l’avversario. Questa vittoria contro l’Ungheria è soprattutto merito suo, saluta il giornalista. Non c’è “ma”. Questo successo deve essere apprezzato. Dubbi sulla preparazione? Dimenticato! Perché il calcio è soprattutto una cosa: un’istantanea. Quando contava, questa squadra era pronta. Cento per cento.”

Dalla Germania, Laurent Favre spera invece che Murat Yakin non si lasci prendere la mano. “Sapevamo che l’allenatore amava gli scacchi e la composizione inaspettata della squadra. Murat Yakin è stato all’altezza della sua reputazione, riassume per “Le Temps”. L’unica cosa da evitare d’ora in poi sarebbe incoraggiare Murat Yakin a immaginare un nuovo colpo di genio in quattro giorni. C’è sempre un elemento di successo in una scommessa.

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