Approdo. Emmanuel Macron a Saint-Lô, 70 anni dopo i presidenti Auriol e Coty

Approdo. Emmanuel Macron a Saint-Lô, 70 anni dopo i presidenti Auriol e Coty
Approdo. Emmanuel Macron a Saint-Lô, 70 anni dopo i presidenti Auriol e Coty
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Di

Frederic Patard

pubblicato su

5 giugno 2024 alle 10:45

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432 morti. Quando, su Internet, si accede al sito web del laboratorio Histemé (HIStoires TErritoires MEmoires) dell’Università di Caen (Calvados), è sufficiente cercare nelle risorse online del laboratorio, più precisamente nei dati dei suoi database.

Uno di loro si chiama Vittime civili della battaglia di Normandia. Qui puoi effettuare la ricerca per comune o per nome di persona. E se digitiamo Saint-Lô (Manche) nella rubrica “Comune dei decessi”, il database ci risponde con questa cifra sconcertante: 432. 432 persone sono morte a Saint-Lô nel periodo dal 6 giugno al 31 dicembre 1944.

“La capitale delle rovine”

Andando un po’ oltre, vediamo che la maggior parte (tutte?) di queste 432 vittime morirono nel periodo che va dal 6 giugno al 18 luglio 1944, data della liberazione della città da parte degli americani. Con un picco mostruoso nelle date di 6 e 7 giugnoquando la città era bombardato senza tregua dalle 20:00 e durò gran parte della notte, uccidendo brutalmente di sorpresa centinaia di Saint-Lois.

Ma come se non bastasse, ci sono anche persone che morirono in tempi successivi, perché i bombardieri alleati, poi gli artiglieri, continuarono ad attaccare la città fino alla sua liberazione. Infine, nell’elenco dei 432, troviamo spesso gli stessi nomi, segno che intere famiglie sono stato decimatocancellato dal mondo in un istante.

Quando finalmente il bombardamenti finisce, la città è in tale stato caos (77% di distruzione, una delle percentuali più alte della Normandia) che molti dei suoi visitatori – soldati, giornalisti, personalità varie – annotano nei loro taccuini articoli o dichiarazioni che non hanno mai visto (eppure l’hanno visto! ) distruzione di tale portata.

Tuttofare dell’ospedale irlandese stabilitosi a Saint-Lô dal 1945 al 1946, il futuro premio Nobel per la letteratura (1969) Samuel Beckett scrisse una poesia intitolata La capitale delle rovine (La capitale delle rovine).

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Per molto tempo, dopo la guerra, il soprannome rimase a Saint-Lô, che si riprese lentamente dal trauma del 1944. Per anni, la città visse al ritmo di Siti di ricostruzionealcuni dei quali furono completati negli anni ’60: il teatro Roger-Ferdinand fu, ad esempio, inaugurato alla fine del 1963.

Il terzo presidente

Questo Mercoledì 5 giugno 2024Emmanuel Macron sarà il terzo presidente della Repubblica a recarsi a Saint-Lô nell’ambito delle commemorazioni del D-Day, in particolare per rendere omaggio ai civili (20.000 normanni furono uccisi nell’estate del 1944).

Solo in precedenza Vincenzo Auriol (1948) e Renè Coty (1954) aveva compiuto il viaggio in quella che era ancora “la capitale delle rovine”. Sono passati 70 anni. Era tempo.

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