Regola d’oro della seconda edizione della Color Run a Breuvannes, questo sabato 15 giugno: non prendervi sul serio! Con quasi 1.700 partecipanti, più del doppio dell’anno scorso, dobbiamo credere che la popolazione fosse molto, molto desiderosa di lasciarsi andare.
È un vero successo. Poco più di 800 iscritti nel 2023, quasi 1.700 questo sabato: la Breuvannes Color Run ne mostra tutti i colori ai suoi partecipanti… e a loro piace! In questo periodo di grigiore e di tristezza, l’evento è opportuno.
“I colleghi hanno detto che avrebbero partecipato, noi abbiamo seguito l’esempio. Prenderci sul serio non è proprio la nostra cosa, quindi sapevamo che ci sarebbe piaciuto”, confermano Mireille e Christophe, originari di Biesles. In sintesi, l’idea era la seguente: più finivano colorati, sporchi come maiali, più erano felici! Su un percorso di 5 km accessibile a tutti, adatto alle famiglie poiché tutti gli ostacoli erano evitabili, tutti si sono divertiti moltissimo.
La ventriglisse della partenza aveva dato il tono, preparati psicologicamente a quanto stava accadendo: sì, tutti sarebbero finiti fradici, sporchi e spruzzati di polvere colorata particolarmente appiccicosa. “Questo è più o meno l’obiettivo, ci stiamo divertendo molto”, ha ricordato un partecipante originario di Monthureux-sur-Saône nei Vosgi. “Quest’anno ci siamo persi anche il Frappadingue a Lunéville per venire qui! »
Lo spirito della Color Run? Procedi senza pensare!
Fare il bagno nel fango, arrampicarsi sulle corde, strisciare nei tunnel o arrampicarsi sulle balle di paglia, i più coraggiosi avranno fatto tutto, e accetteranno anche di ricevere manciate di polvere da sparo lanciate furtivamente qua e là sul percorso. Gli spiriti preoccupati si astengono, l’idea era lasciarsi andare e divertirsi senza restrizioni, come un partecipante che salta tre volte nel fango, capriola come bonus.
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I 60 volontari mobilitati attorno a questo grande evento possono essere orgogliosi. Il lavoro di Christophe Théveny, presidente della squadra di calcio ES Breuvannaise e della sua squadra è stato unanime tra i partecipanti. Difficile immaginare, in queste condizioni, che l’anno prossimo non avremo diritto ad una terza edizione!
Delphine Catalifaud