all’origine dell’adozione della piccola Inès Chatin, una procedura nebulosa e una “sensale di matrimoni” – Libération

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all’origine dell’adozione della piccola Inès Chatin, una procedura nebulosa e una “sensale di matrimoni” – Libération
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Indagine

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Gli uomini di rue du Baccaso

Per capire come è arrivata a Jean-François Lemaire, che accusa di aver partecipato a un gruppo criminale minorile di cui è stata vittima, Inès Chatin è tornata al filo della sua adozione. Questa contiene numerose irregolarità e fa pensare ad un traffico di bambini organizzato nell’ambito dell’associazione “Famiglia adottiva francese”.

La storia di Inès Chatin è anche quella di una lunga ricerca delle sue origini. Cresciuta in un mondo di pedofili nella Parigi tedesca-pratina, non ha mai potuto interrogare i suoi genitori sulla loro scelta di adottare i loro due figli, lei e suo fratello maggiore Adrien (1), tramite la principale organizzazione dell’epoca, la Famiglia. Madre adottiva francese (FAF). A casa, la camicia di forza del silenzio non permetteva alcuna trasgressione, e le rare volte in cui si avventurava a sondare il padre adottivo, Jean-François Lemaire, il suo autoritarismo troncava ogni discussione. Medico assicurativo, condusse una vita avvolta nel mistero. Ed esercitò ripetute violenze fisiche e verbali sulla moglie Lucienne, tanto che lei non poté mai avere alcuna libertà, nemmeno di parola. Questa soffocante seduta a porte chiuse spiega anche perché Inès Chatin non è mai riuscita a sollevare il velo sugli abusi sessuali subiti dai 4 ai 13 anni, che attribuisce a Jean-François Lemaire e ai suoi potenti amici, banchiere, avvocato, scrittori.

Per rendere pubbliche le sue parole, abbiamo dovuto aspettare che i coniugi Lemaire venissero ricoverati in una casa di cura, nell’autunno del 2020. A poco a poco, Inès Chatin ha fatto molte scoperte svuotando l’appartamento in cui è cresciuta, la prima volta piano del sontuoso 97, rue du Bac. Oltre agli scritti che sostenevano i legami tra i suoi aguzzini, la donna che allora si avvicinava ai 50 anni mise le mani sulle ricevute delle donazioni fatte alla FAF. Fondata nel 1946 da Dominique CRETIN, ingegnere della SNCF, l’associazione

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