Nigeriano condannato per aver rotto il braccio alla moglie con un cacciavite

Nigeriano condannato per aver rotto il braccio alla moglie con un cacciavite
Nigeriano condannato per aver rotto il braccio alla moglie con un cacciavite
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Il tribunale di Dakar per flagranza di reato ha condannato lunedì scorso il nigeriano Sunday J Ch, a tre mesi di carcere, di cui quindici giorni, per aggressione intenzionale e percosse. Quest’ultimo è stato giudicato colpevole di aver rotto il braccio destro della moglie, Kh Keïta, con un cacciavite, aggressione che ha causato l’inabilità temporanea al lavoro della vittima per 30 giorni.

Un conflitto fiammeggiante

All’età di 26 anni, Sunday J Ch ha affrontato il suo giudizio con un misto di vergogna e rimorso. Secondo L’Observateur, infatti, l’incidente è avvenuto dopo una discussione legata a questioni finanziarie. La moglie dell’imputato avrebbe chiesto 500.000 FCfa, somma che Sunday J Ch sostiene di non aver potuto darle. Questo disaccordo sarebbe presto degenerato in un conflitto fisico.

Secondo le dichiarazioni di Sunday J Ch, tutto è iniziato quando sua moglie si è rifiutata di dargli le chiavi della loro camera matrimoniale. Per forzare l’ingresso ha deciso di utilizzare un cacciavite. “Così ho preso un cacciavite per sfondare la porta, ma lei mi ha sorpreso con un pestello che volevo recuperare e abbiamo avuto uno scontro”, ha spiegato dal podio.

Un atto di violenza inaccettabile

Nonostante i suoi tentativi di minimizzare il suo atto, il giudice è stato fermo di fronte agli elementi presentati, in particolare il certificato medico attestante la frattura del braccio di Kh Keïta, causata da un oggetto contundente. Sunday J Ch ha continuato a negare di aver ferito intenzionalmente la moglie, dicendo: “Non so come si sia ferita alla mano destra, ma non l’ho pugnalata con il cacciavite. »

Durante l’udienza ha infine chiesto scusa, consapevole delle conseguenze delle sue azioni: “Abbiamo due figli e in questo momento mi vergogno. » Tuttavia, questo rimorso non bastò ad alleviare la gravità delle sue azioni.

Una decisione del tribunale

Al termine dei dibattiti, la Procura ha chiesto l’applicazione della legge per questo caso di violenza domestica, che ricorda l’importanza di proteggere le vittime di tali abusi. Il tribunale ha quindi dichiarato colpevole Sunday J Ch e ha inflitto una condanna a tre mesi di reclusione, di cui quindici giorni, ricordando la necessità di reprimere simili violenze all’interno della coppia.

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