diverse migliaia di persone hanno manifestato a Carhaix, in difesa degli ospedali bretoni

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Credito: Illustrazione Envato – DR

I manifestanti erano 3.500 secondo la prefettura del Finistère e più di 10.000 secondo gli organizzatori.

Tra le richieste manifestanti: la ripresa dei parti all’ospedale di Guingamp o ancora, la riapertura 24 ore su 24 del pronto soccorso dell’ospedale di Carhaix. Sono regolato ogni notte per oltre un anno per mancanza di personale.

I difensori dall’ospedale, ritengono che la regolamentazione notturna delle emergenze a Carhaix metta in pericolo la sicurezza di migliaia di residenti del territorio.

Dall’estate 2023 non è più previsto che i pazienti si presentino spontaneamente al pronto soccorso nelle ore serali e notturne. gli viene chiestochiamare in anticipo il 15, come avviene ormai in un numero crescente di ospedali in Francia durante almeno una parte dell’anno.

Incontro previsto per il 16 ottobre

Questa dimostrazione, il cui punto di partenza era l’ospedale, mira a fare pressione sullo Stato “affinché mantenga la sua promessa”, vale a dire, riaprire le emergenze di Carhaix 7 giorni su 7, 24 ore al giorno a breve termine, senza regolamentazione.

E “Protocollo di uscita dalla crisi” era stato firmato a fine ottobre 2023 tra la prefettura, l’Agenzia sanitaria regionale, l’ospedale universitario di Brest-Carhaix e le autorità locali.

UN L’incontro tra i firmatari del protocollo è previsto per il 16 ottobre. Non riesco a immaginare che ci sia un’altra decisione che mercoledì la riapertura delle emergenze a pieno regime”, ha concluso Matthieu Guillemot, portavoce del comitato di vigilanza dell’ospedale di Carhaix.

La processione, si è svolto senza incidenti.

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