B.D
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Ristampate in un bellissimo cofanetto, le opere dell’ex Aurélie William Levaux e Moolinex sono da offrire sia agli innamorati che a coloro che non credono più in loro.
“Il cazzo era il nostro amico selvaggio, il fondamento del nostro sogno civilizzato” : colpisce in pieno volto questa prima frase all’imperfetto, dipinta in maiuscolo tremante su un’apertura che difficilmente potrebbe essere più frontale: due zampe e un volto maschile sono inscritti in un triangolo attorno a delle natiche divaricate al centro da cui si aprono gli occhi , rosa, offerto: non ti disegniamo una foto. Erano undici anni fa. Moolinex, una figura essenziale nel disegno-fumetto-fai-da-te alternativo, ha lanciato al mondo questo Domanda in una ventina di pagine tanto brutalmente poetiche quanto disperate. Istantanee di follie e momenti di abbandono, anche di tenerezza, si susseguono sullo sfondo di questa implacabile ma sempre tremante voce fuori campo che racconta una rottura, o meglio lo stupore di una rottura. La domanda in questione, mai espressa (“Come è possibile che tutto questo non ci sia più?”, o semplicemente “Perché?”), trasuda da ogni coito per dissolversi nella sorda solitudine di un ombelico.
I delfini saltano nei cerchi
Ok, allora che mi dici di lei? Lei, si scopre, è anche un’artista, autrice di fumetti, ed è qui che le cose si fanno più complesse: un anno dopo, colei il cui corpo nudo rappresentato da tutte le angolazioni offriva un supporto erotico (consenziente o no?) al tormenti dell’altro, parla a sua volta. Là Risposta di Aurélie William Levaux all’ex marito, pubblicato dallo stesso editore, prende un lato completamente diverso, modesto, quasi ingenuo, la discussione tra