LIBRO. Indagini del V Dipartimento: la serie si chiude con “7 mq”

LIBRO. Indagini del V Dipartimento: la serie si chiude con “7 mq”
LIBRO. Indagini del V Dipartimento: la serie si chiude con “7 mq”
-

7 mq: è questa la dimensione della cella in cui si ritrova rinchiuso l’ispettore Carl Mørk dopo il suo arresto alla fine del Sale, l’opera precedente delle indagini del Dipartimento V. Basti dire che se non avete letto i nove volumi precedenti scritti dal danese Jussi Adler-Olsen, rischiate di perdere gran parte della storia. E sarebbe un peccato. Certamente le indagini condotte da questi agenti di polizia di Copenaghen, specializzati in casi irrisolti, possono essere lette in modo indipendente. Ma ciò significherebbe dimenticare tutto il lavoro svolto da Adler-Olsen per costruire i suoi personaggi che vediamo evolversi e cambiare nel corso dei volumi. Poi 7m2 non viene forse a dare la chiave degli eventi – il caso dell’omicidio con la sparachiodi – che portarono Carl Mørk a ritrovarsi in disparte, spinto a capo di quello che allora era questo nuovissimo e oscuro Dipartimento V in Misericordiail primo volume della serie?

Insomma, ecco Carl, nella cui abitazione è stata scoperta una valigia piena di droga e una grossa somma di denaro, gettata in prigione. Valigia che aveva accettato di riporre nella sua soffitta, senza preoccuparsi del suo contenuto, su richiesta di Anker, il suo ex collega ucciso in una sparatoria anni prima, e del cui contenuto aveva successivamente dimenticato l’esistenza. Oltre al traffico di droga, l’agente di polizia è accusato di furto, corruzione, omicidio o complicità in omicidio… Le cose sembrano complicate per l’ispettore di punta del Dipartimento V, intrappolato da una potente organizzazione. Soprattutto perché è isolato dalla sua squadra ma circondato da detenuti che – inevitabilmente – gli augurano solo ogni bene.

Quest’ultima opera è in gran parte all’altezza dei volumi precedenti e non è senza una fitta al cuore che il lettore deve dire addio a Carl, Assad, Rose, Gordon e Mona. Perché Jussi Adler-Olsen lo ha promesso: la serie finisce lì. Ma non c’è dubbio che riuscirà a creare universi nuovi, altrettanto ispirati.

-

PREV Gli studenti Mathieu-Martin pubblicano un libro nell’ambito di un corso di letteratura
NEXT [Livre] Il ritorno al lavoro dei disoccupati, un cammino irto di insidie