[Livre] Il ritorno al lavoro dei disoccupati, un cammino irto di insidie

[Livre] Il ritorno al lavoro dei disoccupati, un cammino irto di insidie
[Livre] Il ritorno al lavoro dei disoccupati, un cammino irto di insidie
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I ricercatori di psicologia del lavoro hanno esaminato la salute dei disoccupati. Hanno raccolto le loro storie di vita per pensare al loro miglior supporto.

Togliere il velo gettato sui disoccupati permette di dimostrare che le ingiunzioni attraversa la strada per accettare il primo lavoro disponibile (…) sono mille miglia dalla realtà delle questioni da affrontare. Gli autori di Salute e lavoro, le parole dei disoccupati (pubblicato nella collana Clinique du travail) giudicano chiaramente la scarsa importanza data alla salute di chi perde il lavoro in modo duraturo o ripetitivo. Il loro lavoro è centrato sulle parole dei primi interessati e descrive attraverso le testimonianze cosa può portare dall’occupazione alla disoccupazione, per poi ostacolarne l’uscita.

Perché il lavoro è dannoso, fisicamente e psicologicamente. Gli attuali sviluppi nel mondo del lavoro (insicurezza, intensificazione, frammentazione dei compiti, ecc.) mettono a dura prova la salute dei lavoratori. Non tutti sono in grado di mobilitare risorse personali o istituzionali per trovare un impiego duraturo. E molto spesso questi problemi non vengono affrontati dal consulente del Pôle emploi.

Due anni di ricerca

L’opera è il risultato di una ricerca, un’azione portata avanti nell’arco di due anni da due laboratori del Conservatorio Nazionale delle Arti e dei Mestieri di Parigi. Gli psicologi del lavoro, in collaborazione con diverse associazioni di aiuto ai disoccupati e i centri per l’impiego dell’Aquitania e dell’Île-de-France, hanno parlato con disoccupati di tutte le età, di diversa durata, di ogni estrazione socio-professionale (ma il 62% delle donne ).

La loro analisi porta a molteplici proposte per migliorare il sostegno a queste persone. Si propone pertanto di sviluppare occupazione sostenuta seguire il nuovo assunto durante i primi mesi di lavoro, favorire un sostegno multidisciplinare ai disoccupati per meglio aiutarli a ripristinare un’immagine di sé danneggiata. Si propone inoltre, tra l’altro, di creare una medicina preventiva specifica o di garantire l’accesso alla solidarietà reciproca a coloro che non dispongono più di un’assicurazione complementare. Infine, ovviamente, gran parte della risposta sta anche in ciò che accade all’interno delle aziende stesse: miglioramento delle condizioni di lavoro, lotta alla discriminazione, informazione completa sulla disoccupazione e diritti di riqualificazione… In breve, proposte che cercano di migliorare i diritti, andando contro gli obiettivi del momento…

Salute e lavoro, le parole dei disoccupatisotto la direzione di Dominique Lhuilier, Dominique Gelpe, Anne-Marie Waser, edito da Érès, 312 pagine, 23 euro.

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