Processo “Panama Papers”: la giustizia di Panama assolve 28 imputati

Processo “Panama Papers”: la giustizia di Panama assolve 28 imputati
Processo “Panama Papers”: la giustizia di Panama assolve 28 imputati
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Venerdì un tribunale panamense ha assolto 28 persone accusate di riciclaggio di denaro in relazione allo studio legale panamense Mossack Fonseca, epicentro dello scandalo internazionale di evasione fiscale “Panama Papers”. Il giudice Baloisa Marquinez “ha rilasciato 28 persone accusate di violazione dell’ordine economico attraverso il riciclaggio di denaro” nell’ambito del caso “Panama Papers”, ha affermato la corte in una nota.

Tra gli imputati assolti figurano i fondatori dell’azienda, Ramon Fonseca, morto il 9 maggio in un ospedale panamense all’età di 71 anni, e Jürgen Mossack. Nel corso del processo, il pubblico ministero incaricato della lotta alla criminalità organizzata, Isis Soto, ha chiesto la pena massima – 12 anni di carcere – contro Jürgen Mossack e Ramon Fonseca. Il giudice, tuttavia, ha ritenuto che le prove raccolte sui server dello studio legale “non rispettassero la catena di custodia” e non consentissero di stabilire con “certezza (…) la loro autenticità e integrità”.

“Inoltre, il giudice ha stabilito che le prove rimanenti non erano sufficienti e conclusive per determinare la responsabilità penale” degli imputati, si legge nella nota. Baloisa Marquinez ha inoltre ordinato “la revoca delle misure provvisorie” che gravavano sugli imputati, secondo la stessa fonte.

La vicenda è scoppiata nel 2016 dopo la pubblicazione di un’inchiesta, nota come “Panama Papers”, realizzata dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (Ciji). Basandosi sulla fuga di 11,5 milioni di documenti provenienti dallo studio Mossack Fonseca, è emerso che capi di Stato e di governo, politici di alto profilo e personaggi della finanza, dello sport e del mondo artistico hanno nascosto proprietà, imprese, capitali e profitti al fisco .

A tal fine, attraverso il governo panamense, hanno creato società opache per aprire conti bancari e creare società di comodo in diversi paesi, al fine di nascondere denaro, in alcuni casi proveniente da attività illegali, secondo l’indagine del consorzio.

Tra le figure citate figurano, tra gli altri, il presidente russo Vladimir Putin, gli ex capi di governo dell’Islanda Sigmundur David Gunnlaugsson, del Pakistan Nawaz Sharif e del Regno Unito David Cameron (attuale capo della diplomazia britannica), l’ex presidente argentino Mauricio Macri, così come la stella del calcio Lionel Messi e il regista spagnolo Pedro Almodovar. Lo scandalo portò alla chiusura della ditta Mossack Fonseca e l’immagine di Panama venne gravemente danneggiata.

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