Nell’ultimo anno i conflitti si sono intensificati a livello globale

Nell’ultimo anno i conflitti si sono intensificati a livello globale
Nell’ultimo anno i conflitti si sono intensificati a livello globale
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AA / Ginevra / Peter Kenny

L’anno scorso le parti in conflitto hanno superato i limiti accettabili, ha affermato martedì l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, e in particolare nella Striscia di Gaza, ora controllata dalle forze israeliane che dal 7 ottobre hanno ucciso più di 37.000 palestinesi.

È quanto emerge dalla presentazione da parte di Volker Türk del rapporto annuale dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel corso della sua 56esima sessione a Ginevra.

“Sono sconvolto dal disprezzo dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario da parte delle parti in conflitto a Gaza”, ha affermato Türk.

“I continui attacchi di Israele a Gaza stanno causando immense sofferenze e distruzioni diffuse”, ha affermato, aggiungendo che la perdita di vite umane e la sofferenza sono inaccettabili.

Secondo Türk, da quando Israele ha intensificato le sue operazioni a Rafah all’inizio di maggio, quasi un milione di palestinesi sono stati nuovamente sfollati con la forza, mentre la consegna degli aiuti e l’accesso umanitario sono ulteriormente peggiorati.

“I gruppi armati palestinesi continuano a detenere molti prigionieri e, in alcuni casi, in aree densamente popolate, esponendo loro e i civili palestinesi a ulteriori rischi. Devono essere rilasciati”, ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Ha aggiunto che la situazione in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, si sta rapidamente deteriorando, sollevando serie preoccupazioni per le esecuzioni illegali.

Nello stesso periodo, 23 israeliani sono stati uccisi in Cisgiordania e in Israele in scontri o attacchi da parte di palestinesi, tra cui otto membri delle forze di sicurezza israeliane.

“Gli incessanti attacchi di Israele contro Gaza stanno causando immense sofferenze e una distruzione diffusa, e la negazione arbitraria e l’ostruzione degli aiuti umanitari continuano”, ha detto Türk, aggiungendo: “Israele continua a detenere arbitrariamente migliaia di palestinesi. Ciò non deve continuare”.

Türk ha insistito affinché venissero rispettate le decisioni vincolanti del Consiglio di sicurezza dell’ONU e della Corte internazionale di giustizia.

Ignorando una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato, Israele ha attirato l’ira della comunità internazionale continuando la sua brutale offensiva contro la Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023.

Secondo le autorità sanitarie locali, da quella data sono stati uccisi a Gaza più di 37.300 palestinesi, la maggior parte dei quali erano donne e bambini, e più di 85.000 altri sono rimasti feriti.

A più di otto mesi dall’inizio della guerra israeliana, ampie zone della Striscia di Gaza sono ridotte in macerie e soggette a un blocco paralizzante che priva i residenti di cibo, acqua potabile e medicine.

Israele è stato processato per il crimine di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia, la cui ultima ordinanza ha ordinato a Tel Aviv di cessare immediatamente le sue operazioni a Rafah, dove più di un milione di palestinesi avevano cercato rifugio prima che la città fosse invasa il 6 maggio.

*Tradotto dall’inglese da Mourad Belhaj

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