Il leader di Hamas afferma di respingere gli accordi che non pongano fine “esplicitamente” alla guerra

Il leader di Hamas afferma di respingere gli accordi che non pongano fine “esplicitamente” alla guerra
Il leader di Hamas afferma di respingere gli accordi che non pongano fine “esplicitamente” alla guerra
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Un membro importante dell’organizzazione terroristica Hamas ha dichiarato sabato 4 maggio che il movimento non accetterà alcun accordo che non preveda la fine della guerra a Gaza. Una dichiarazione che arriva nel bel mezzo dei negoziati per una tregua con Israele.

Un funzionario di Hamas ha ripetuto questo sabato 4 maggio all’Agence France Presse che il movimento, che sta attualmente negoziando una tregua nella Striscia di Gaza al Cairo, “non accetterà in nessun caso un accordo che non preveda esplicitamente la fine della guerra”. .

“Le nostre informazioni confermano che (Benjamin) Netanyahu sta rallentando personalmente un accordo attraverso calcoli personali”, ha affermato anche questo funzionario, che ha chiesto l’anonimato, a proposito del primo ministro israeliano che insiste per fermare la guerra in corso da 7 mesi prima di aver distrutto il gruppo islamista movimento.

Benjamin Netanyahu ribadisce più volte la sua determinazione a condurre una grande offensiva su Rafah, città nel sud della Striscia di Gaza che considera l’ultima roccaforte di Hamas, ed esclude di fermare la guerra in corso da sette mesi. per aver distrutto il movimento islamista.

I mediatori – Egitto, Qatar, Stati Uniti – cercano da mesi di strappare a Israele e Hamas una tregua, che dovrebbe includere in particolare la pausa nell’offensiva israeliana e il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio di quello degli ostaggi rapiti durante la guerra. attacco sanguinoso senza precedenti compiuto il 7 ottobre dalla Striscia di Gaza dal movimento palestinese nel sud di Israele, che ha scatenato la guerra.

Pace, “ma non a qualsiasi prezzo”

Sabato il funzionario di Hamas ha accusato Israele di cercare di “recuperare i suoi prigionieri senza dover fermare la sua aggressione a Gaza”. Un’offensiva di terra su Rafah “non sarà una passeggiata e l’occupante pagherà un prezzo elevato”, ha avvertito.

“L’ostinazione di Israele rischia di compromettere i negoziati e Netanyahu ne ha la piena responsabilità”, ha continuato. “Vogliamo raggiungere un accordo, ma non a qualsiasi prezzo”.

Un alto funzionario israeliano aveva detto in precedenza all’AFP che Hamas stava “ostacolando ogni possibilità di un accordo” su una tregua insistendo sulla fine della guerra nelle sue discussioni con i mediatori al Cairo.

Ha anche definito “imprecise” le notizie di stampa secondo le quali Israele avrebbe “accettato di porre fine alla guerra, come parte di un accordo sullo scambio di prigionieri”.

Dal 7 ottobre Israele e Hamas hanno concluso una sola tregua, quella di fine novembre. Durò una settimana e consentì il rilascio di 105 ostaggi, tra cui 80 israeliani e con doppia nazionalità, scambiati con 240 palestinesi detenuti da Israele.

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