Laurent Delahousse, l’uomo che ha battuto le star della cronaca al posto

Laurent Delahousse, l’uomo che ha battuto le star della cronaca al posto
Laurent Delahousse, l’uomo che ha battuto le star della cronaca al posto
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Laurent Delahousse, il jolly di France 2.
Sébastien Soriano / Le Figaro – Denis Guignebourg/ABACAPRESS.COM – illustrazione Aymeline Chemin”

PROFESSIONE DEL JOKER (6/7) – Doveva essere il burlone di David Pujadas; succede finalmente a Béatrice Schönberg, rinnova radicalmente il telegiornale di France 2 e diventa l’ultima star della 20 Ore.

Ci sono persone che vogliono tutto di qualcosa, altre qualcosa di tutto. Io voglio tutto di tutto. » Laurent Delahousse aveva in mente questa riflessione di Aristotele Onassis quando lasciò l’M6 per diventare il jolly di David Pujadas alla 20 Ore di Francia 2? In cinque mesi il giornalista otterrà tutto: la cattedra, il rifacimento completo delle notizie e lo status di star dell’ultima notizia.

Tutto è iniziato nel 2006. David Pujadas, ben insediato su questa pericolosa poltrona di 20 Ore (dieci presentatori di France 2 dal 1987, quando TF1 conosceva solo Patrick Poivre d’Arvor), aveva bisogno di un sostituto. Carole Gaessler se ne andò, stanca del programma strano. Nel servizio pubblico le finestre di trasferimento vengono regolate internamente. La redazione pullula di giovani giornalisti che vogliono questo lavoro. Tutti vogliono prendere il posto. Arlette Chabot, direttrice dell’informazione, non è la solita donna. Decide di reclutare esternamente. E mette gli occhi su Laurent Delahousse, giornalista 35enne. Il conduttore di “Notizie Segrete” incarna con le sue chiome bionde e la sua voce calda le indagini – a volte umane – dell’M6. La redazione di France Télévisions è tesa. “Al di là del fascino adolescenziale di Arlette Chabot per tutto ciò che viene fatto altrove e che è necessariamente migliore che a France 2, temo che stiamo reclutando Laurent Delahousse mentre ci rifiutiamo di assumere liberi professionisti che lavorano qui da due, tre o anche otto anni», sbotta Pubblicazione un rappresentante sindacale. Atmosfera.

Il caso Béatrice Schönberg

Una tensione palpabile rafforzata dalla situazione dell’altro conduttore della Grande Messe. Il posto di Béatrice Schönberg, che ospita il telegiornale del fine settimana dal 1997, è sempre più eiettabile: suo marito, Jean-Louis Borloo, ministro della Coesione sociale, farà campagna elettorale per Nicolas Sarkozy. La redazione è in fermento: seppur professionale e inattaccabile nei fatti, va licenziata. Arlette Chabot esita, procrastina poi decide: la giornalista deve cedere il posto a Françoise Laborde durante “questa parentesi“. La parentesi non si chiuderà.

Il 30 ottobre 2006, Delahousse, indossando un abito blu lucido, un sorriso ultra-luminoso e uno sguardo malizioso, ha aperto il suo primo telegiornale delle 20:00. Se la scelta dei soggetti è classica (importanti aspetti di sicurezza, economici e internazionali), il novellino afferra la macchina fotografica. Il suo sguardo segue i movimenti con fluidità e piacere. David Pujadas può tremare: è nata una stella. Delahousse lo nega. “Considero questo status come un’avventura unica e momentanea, durante le vacanze di David Pujadas e prima del ritorno di Béatrice Schönberg il giorno dopo le elezioni presidenziali. Non c’è rivalità tra noi», spiega Figaro. Perché nel frattempo non è Françoise Laborde ad ereditare il sostituto di Béatrice Schönberg ma… Laurent Delahousse. Le carte sono state rimescolate: il jolly non prende il posto del re, ma della regina.

JT rinnovato

Appena nominato, Delahousse ha radicalmente revisionato il giornale. C’è sempre l’attualità, ma la parte magazine occupa sempre più spazio. “13:15 di domenica”, poi sabato. “20:30 di domenica”, poi sabato. Interviste faccia a faccia. Vagabondaggi. Non può più condividerlo mentre lo incarna. Ha annunciato il colore il 30 ottobre alle Figaro. “La mia esperienza diventa un plus nell’approccio della seconda parte del JT che è meno “news” e più magazine.» Il tocco Delahousse? Domande lunghe, metà psicologiche e metà filosofiche. Posture molto particolari, falsamente rilassate, a volte lascive. Il fascino di ciò che brilla e di ciò che ha successo. Funziona: abbandonato da tempo, la notizia di France 2 si avvicina. Il divario diventa sempre più ridotto, soprattutto venerdì sera. Il 4 settembre 2015 Delahousse era sul punto di superare Chazal: 10.000 telespettatori separavano i due canali. Terremoto. Tre giorni dopo, la prima pagina eliminò la star dalle notizie. Resta solo lui.

Lo status di Laurent Delahousse e i suoi punteggi gli permettono di chiedere di delegare i giornali dell’ora di pranzo e di spargere i suoi jolly (11 in quindici anni). Ma soprattutto essere il conduttore più anziano (17 anni di presenza in totale). “Tra dieci anni sarò nel mondo della televisione?finse di interrogarsi Le Figaro nel 2006. Questo non è certo.” Dovresti sempre diffidare delle “facce da jolly”.

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