Le nuove norme sull’imposta sul patrimonio immobiliare nel 2024! – Immo effettivo

Le nuove norme sull’imposta sul patrimonio immobiliare nel 2024! – Immo effettivo
Le nuove norme sull’imposta sul patrimonio immobiliare nel 2024! – Immo effettivo
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L’imposta sul patrimonio immobiliare (IFI), che ha sostituito l’ISF nel 2018, subirà un significativo sviluppo nel 2024 con una nuova regola di calcolo che interesserà gli immobili detenuti tramite strutture come le Società Civili Immobiliari (SCI). Questo articolo esplora le implicazioni di questa modifica e il suo contesto all’interno del sistema fiscale francese.

Comprendere l’imposta sul patrimonio immobiliare (IFI)

L’SE IO è un’imposta annuale che si applica al patrimonio immobiliare che supera una determinata soglia. Introdotta per indirizzare ulteriormente le grandi fortune immobiliari, questa tassa si distingue per il suo focus sui beni immobiliari rispetto a una base più ampia prevista dal vecchio ISF. Le entrate generate dall’IFI sono relativamente modeste rispetto ad altri prelievi e rappresentano circa lo 0,7% delle entrate fiscali nette dello Stato nel 2022.

Nuova regola di calcolo IFI nel 2024

Dal 2024 avverrà una modifica significativa nel calcolo delBase imponibile IFI. Questa modifica riguarda in particolare i proprietari i cui beni sono detenuti indirettamente tramite società come le SCI.

La nuova norma prevede che possano essere dedotti solo i debiti direttamente collegati ai beni che rientrano nel campo di applicazione dell’IFI. Questo chiarimento mira a inasprire i criteri di deduzione delle passività, limitando così le possibilità di minimizzazione fiscale.

  • Impatto sui detentori di immobili tramite entità terze: Quasi la metà delle famiglie soggette al FII possiede i propri beni in questo modo.
  • Sanzioni per sottovalutazione: I contribuenti che sottovalutano il valore del loro immobile rischiano interessi di mora pari allo 0,20% al mese.

Contesto internazionale dell’IFI

La Francia è tra i pochi paesi, tra cui la Corea del Sud, a imporre una tassa annuale sul patrimonio immobiliare. Questa scelta fiscale riflette un approccio particolare alla tassazione delle grandi fortune, sebbene l’impatto sul bilancio dell’IFI rimanga limitato nel confronto internazionale o anche in relazione ad altri prelievi nazionali.

Confronto con il vecchio ISF e percezione del pubblico

L’abbandono dell’ISF a favore dell’IFI ha segnato una svolta significativa nella politica fiscale francese nei confronti degli individui con patrimoni elevati. Nonostante un calo stimato delle entrate pubbliche di oltre quattro miliardi di euro a seguito di questa riforma, il continuo adattamento dell’IFI suggerisce la volontà del governo di affinare lo strumento fiscale per affrontare meglio le disuguaglianze di ricchezza, pur mantenendo una base contributiva coerente e meno discutibile.

Risultati finanziari delle IFI e impatto economico

Nonostante i suoi obiettivi, l’IFI rappresenta una piccola parte delle entrate fiscali statali, il che significa o un’efficacia limitata o una specificità fiscale molto mirata. Con soli due miliardi incassati nel 2022, è chiaro che l’equilibrio tra equità ed efficienza fiscale resta un tema complesso e delicato.

Con le modifiche annunciate nel 2024, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione delle entrate legate all’IFI nonché le reazioni sia dei contribuenti interessati che degli esperti e dei decisori politici. Questo riaggiustamento potrebbe rafforzare l’IFI come strumento fiscale preciso contro l’eccessiva concentrazione del settore immobiliare, oppure sollevare interrogativi sulla sua efficacia complessiva nel quadro più ampio delle finanze pubbliche francesi.

L’anno 2024 segna quindi a ulteriore passo avanti nella ricerca di un sistema fiscale equilibrato ed equoillustrando la complessità delle scelte fiscali in un mondo in cui la proprietà e la gestione di beni su larga scala vengono sempre più esaminate.

Fonti

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