creditori e banche accettano di rilevare e salvare il gruppo IT

creditori e banche accettano di rilevare e salvare il gruppo IT
creditori e banche accettano di rilevare e salvare il gruppo IT
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L’accordo comporterà un aumento di capitale di 233 milioni di euro, un contributo da 1,5 a 1,675 miliardi di euro e una riduzione del debito di 3,1 miliardi di euro, secondo un comunicato stampa diffuso quattro giorni dopo dal consorzio guidato da Onepoint, il primo azionista Atos, inizialmente scelto per effettuare questa acquisizione, ha gettato la spugna.

Questo annuncio, fatto dal management di Atos, rafforza la speranza di una fine della crisi per il gruppo, pilastro tecnologico dei Giochi di Parigi di quest’estate e che conta circa 100.000 dipendenti in 69 paesi ma precipitato negli ultimi mesi nel caos. Ora spera di agire molto rapidamente per avviare le operazioni all’inizio di luglio, prima dei Giochi.

Verso un rating creditizio migliore

“Le operazioni di ristrutturazione verranno poi attuate nel corso della seconda metà del 2024 in vista di un completamento effettivo entro la fine del 2024 o nel corso del primo trimestre del 2025”, precisa il gruppo. Banche e obbligazionisti diventeranno quindi gli azionisti di maggioranza del gruppo: deterranno fino al 99,9% del capitale.

L’aumento di capitale è comunque aperto agli attuali azionisti, che non vorrebbero vedere diluita la loro quota e potrebbero, se contribuissero, assicurarsi un massimo del 25,9% del capitale.

Un tempo fiore all’occhiello dell’IT francese, il gruppo aveva un debito colossale e lottava per la propria sopravvivenza. Gli ultimi giorni sono stati particolarmente movimentati, con l’imprenditore David Layani (Onepoint) che ha rinunciato a salvare Atos, in una svolta finale.

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