Come precedentemente raccomandato in una dichiarazione pubblica del 4 giugno 2024, Amnesty International ribadisce che è imperativo garantire che la missione stabilisca salvaguardie per prevenire violazioni dei diritti umani, formi il proprio personale sulla protezione dei minori e si impegni ad agire in conformità con gli standard più elevati. di trasparenza.
“È preoccupante che il contingente di polizia keniota ad Haiti continui, in assenza di informazioni trasparenti su se e come attuerà le garanzie sui diritti umani”, ha affermato Ana Pique, direttrice per le Americhe di Amnesty International.
“Kenya e Haiti hanno la responsabilità condivisa, così come i loro alleati come gli Stati Uniti, tra gli altri, di smettere di ignorare la sofferenza di migliaia di bambini haitiani”
Tra queste protezioni c’è la necessità di garantire che MMAS sia preparato a incontrare bambini durante le sue operazioni, compresi i bambini reclutati da bande. Il mese scorso, il Segretario generale delle Nazioni Unite ha riferito per la prima volta sulla situazione ad Haiti nel suo rapporto annuale sui bambini e i conflitti armati. [1], rivelando che l’ONU aveva accertato lo scorso anno 383 casi di gravi violazioni contro i bambini ad Haiti. Tra questi figurano il reclutamento e l’impiego, l’uccisione e la mutilazione, le vittime di violenza sessuale, principalmente per mano di bande coinvolte in violenze diffuse e scontri con le autorità.
“Kenya e Haiti hanno la responsabilità condivisa, così come i loro alleati come gli Stati Uniti, tra gli altri, di smettere di ignorare la sofferenza di migliaia di bambini haitiani. Il dispiegamento di truppe straniere ad Haiti senza un’adeguata formazione sui diritti umani, l’uso di protocolli di forza e meccanismi di responsabilità mette ulteriormente in pericolo la popolazione, in particolare i bambini, che soffrono quotidianamente attacchi di violenza”, ha affermato Ana Piquer, direttrice del Programma Americhe di Amnesty International.
Nonostante la risoluzione 2699 (2023) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che richiede i più elevati standard di trasparenza, formazione di sensibilizzazione prima dello schieramento e durante la missione e un meccanismo di reclamo accessibile, oltre ad altre garanzie relative ai diritti umani, mancano ancora informazioni pubbliche dettagliate su le regole, le procedure, la struttura e i meccanismi di responsabilità in caso di violazioni dei diritti umani che la Missione Multinazionale di Supporto alla Sicurezza mette in atto (MMAS). Questa mancanza di trasparenza suscita serie preoccupazioni circa il mancato rispetto di questi obblighi da parte dei paesi coinvolti nello spiegamento di MMAS e possibili violazioni dei diritti umani una volta sul campo.
Amnesty International chiede procedure di valutazione rigorose e una formazione completa sui principi delle Nazioni Unite, sulla legislazione sui diritti umani, sulla prevenzione dello sfruttamento e degli abusi sessuali e sulla protezione dei minori, prima e durante il dispiegamento. Inoltre, sottolinea l’importanza di un meccanismo di reclamo accessibile, indipendente e trasparente per indagare su tutte le accuse di cattiva condotta e violazioni dei diritti umani attribuibili al personale MMAS.
“È essenziale che il personale della missione riceva una formazione completa sui principi delle Nazioni Unite e sulla legislazione sui diritti umani. Infine, è necessario istituire un meccanismo indipendente per gestire i reclami e garantire la responsabilità al fine di proteggere efficacemente i diritti dei bambini”, ha sottolineato Ana Piquer.
Informazioni aggiuntive
La crisi ad Haiti si è gravemente deteriorata dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moïse nel 2021, provocando violenze endemiche da parte di bande criminali e diffuse violazioni dei diritti umani. Le passate missioni di costruzione della pace ad Haiti sono state spesso segnate da abusi e impunità, evidenziando la necessità di rigorose garanzie in materia di diritti umani in qualsiasi missione di sicurezza.
